antica cittadella
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CASERTA – La Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito il sequestro preventivo, disposto dal Gip di Santa Maria Capua Vetere delle disponibilità finanziarie di una società operante nel “commercio all’ingrosso” di prodotti petroliferi”, nonché delle liquidità e dei beni nella titolarità e disponibilità del legale rappresentante e di altri quattro soggetti (sedicenti professionisti e debitori originari) che hanno concorso alla commissione di reati di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e di indebita compensazione per un valore complessivo di circa 3.800.000 euro.

In particolare le condotte illecite risultano essere state realizzate attraverso la strumentale presentazione di dichiarazioni fraudolente, ai fini IVA, della società di titolarità del G.L., dichiarazioni preordinate alla fittizia costituzione di un credito IVA e al conseguente utilizzo in compensazione, tramite la presentazione telematica di diversi modelli F24, allo scopo di estinguere debiti gravanti sulla società o su soggetti terzi. Le attività illecite poste in essere da G.L. – nella sua qualità di rappresentante legale della società – hanno visto anche il concorso di alcuni sedicenti professionisti che, pur non avendone titolo, in quanto non iscritti nell’apposito albo, è risultato abbiano inviato le pertinenti dichiarazioni fiscali per conto della società oggetto di controllo, nonché asseverato il credito IVA riportato nelle stesse, attraverso l’apposizione del c.d. visto di conformità. Le successive operazioni di compensazione eseguite telematicamente attraverso la predisposizione di modelli F24 realizzati ad hoc, sono servite per cancellare le posizioni debitorie nei confronti dell’Erario – talvolta risultate anche ingenti – proprie, di prossimi congiunti, ovvero di altre persone fisiche e/o giuridiche apparentemente risultate estranee al contesto familiare, che la “S.r.l.” risulta essersi precedentemente “accollate” (compensazione illegittima in quanto vietata dalla legge).

Con tali condotte il rappresentante legale della società ha integrato la condotta di dichiarazione fraudolenta per gli anni 2016/2017, in concorso con i soggetti che, non avendone titolo, risultano aver asseverato l’esistenza del credito esposto nelle varie dichiarazioni Iva, nonché quella di indebita compensazione per l’anno 2018. Proprio al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico dall’evasione, è stato richiesto al Gip di disporre il sequestro del patrimonio derivante dall’illecito arricchimento, consistente nelle liquidità della società e dei beni nella disponibilità dei soggetti concorrenti nei reati commessi. Per questo il Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Caserta ha sottoposto a vincolo cautelare somme di denaro giacenti sui conti corrente dei vari soggetti fisici coinvolti, nonché due autoveicoli, cinque immobili e quote societarie riferibili a quattro imprese di proprietà degli indagati.