antica cittadella
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VILLA LITERNO/SANT’AGATA DE’ GOTI – Due uomini sono finiti sotto processo dopo essere stati accusati di essere coinvolti in una frode informatica che ha visto il furto di oltre 39.000 euro da un'azienda. 

L'operazione

L'operazione è stata condotta attraverso un accesso non autorizzato ai sistemi bancari dell'azienda, con i fondi trasferiti su carte prepagate intestate agli imputati.

L'indagine, avviata dalla Procura di Napoli Nord, ha ricostruito il meccanismo della truffa ai danni di un conto corrente aziendale custodito in una banca di Treviso, che è stato svuotato tramite bonifici sospetti.

Gli indagati

Sebbene l’autore dell’intrusione informatica non sia ancora stato identificato, le forze dell'ordine ritengono che i proventi siano stati incassati da Giovanni Diana, 39 anni di Villa Literno, e Domenico Santagata, 50 anni di Sant’Agata dei Goti.

Secondo le accuse, i due imputati avrebbero ricevuto la somma di 39.782 euro, trasferita in tre distinte operazioni tramite bonifici su carte prepagate, risultate intestate a loro. Questa circostanza ha portato all'accusa di ricettazione aggravata. Inoltre, si ipotizza che la truffa sia stata possibile grazie al furto dell'identità digitale del legale rappresentante dell'azienda, il cui numero di telefono sarebbe stato utilizzato per accedere ai servizi di home banking e disporre i trasferimenti illeciti.