Inchiesta corruzione, a Mondragone chieste le dimissioni dell'assessore vicino al consigliere regionale
L'attacco dei consiglieri di minoranza dopo l'evolversi della vicenda: "Il sindaco prenda le distanze"
MONDRAGONE – L’inchiesta giudiziaria sulla corruzione che ha coinvolto il consigliere regionale Giovanni Zannini non poteva non avere delle ripercussioni sullo scenario politico di Mondragone.
Dopo il velato attacco del gruppo “Mondragone Attiva”, ad entrare nel cuore della vicenda fino a richiedere le dimissioni dell’assessore Tramonti sono i consiglieri comunali di minoranza Achille Cennami, Pasquale Marquez ed Emilio Martucci.
La richiesta di dimissioni
“Pensando che avvenisse senza doverlo chiedere formalmente, abbiamo atteso un cospicuo numero di giorni prima di richiedere, almeno, le dimissioni dell’Assessore comunale Rosaria Tramonti, moglie dell’imprenditore Alfredo Campoli e testimone di nozze del Consigliere regionale Giovanni Zannini, entrambi coinvolti nell’indagine inerente un sistema di potere ed una rete clientelare che coinvolgerebbe, secondo l’autorità giudiziaria, gran parte dei comuni della Provincia di Caserta.
Purtroppo l’attività investigative e giudiziaria, al fine di supportare le accuse con le opportune prove, non ha potuto interrompere sul nascere quello che si suppone essere un sistema politico‐affaristico‐clientelare, strutturato e diffuso, ideato ed utilizzato, secondo le accuse, dal Consigliere regionale Giovanni Zannini e dal suo compare imprenditore Alfredo Campoli, marito dell’Assessore Tramonti, più’ votata alle ultime elezioni amministrative del 2022 a Mondragone.
Serve un segnale
Pertanto, è politicamente opportuno che il Sindaco del Comune di Mondragone, Francesco Lavanga, prenda ufficialmente le distanze da questo tsunami giudiziario e richieda le dimissioni dell’Assessore Rosaria Tramonti e/o revochi le importantissime deleghe a lei assegnate, poiché la stessa si ritrova in una posizione di evidente e palese conflitto d’interesse.
Pur considerando la presunzione di innocenza e l’eventuale estraneità ai fatti delle persone coinvolte nelle indagini, è opportuno però che si dia un segnale di completa trasparenza e di una mancanza assoluta di condizionamento, dal momento che l’attuale Amministrazione comunale è stata politicamente voluta e costruita dal Consigliere regionale Giovanni Zannini, considerato – dalle accuse ancora da dimostrare – di essere l’ideatore di questo degenerato sistema politico”.