antica cittadella
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SESSA AURUNCA - Molto interessante è la segnalazione del laurese Pietro Andreoli che ha ricordato un antico documento anagrafico dal libro: Sessa 1844-1861 di Beniamino Petteruti, che oggi riapprofondiamo alla luce della difficile situazione anagrafica e sociale della città.

Un documento storico risalente al 1854, in cui veniva annotato il censimento di quell’anno di tutte le frazioni dell’allora Comune di Sessa Aurunca. Il totale dei residenti era inferiore ad oggi 18.157, ma era in tendenziale aumento, cosa che purtroppo non avviene più.

Negli anni del XX secolo, il Territorio Aurunco tra le più ricche di terra di lavoro e della Campania, raggiungendo il culmine con il boom dei decenni 80 e 70.
Veniamo ai dati. Spicca subito all’occhio il salto quantitativo di quella che al tempo era una frazione di Sessa e neanche la più grande ed importante: Cellole.

La cittadina domiziana nel 1854 era popolata da appena 967 persone, contro li quasi 8.000 di oggi giorno. Un incremento enorme in un secolo e mezzo che ha, poi, determinato nel corso degli anni ’70 del secolo successivo, a raggiungere l’indipendenza amministrativa.

Il censimento della metà dell’800 mostra che dopo Sessa Aurunca centro con 5.407 abitanti, la frazione più popolata era Lauro con 1348 residenti, seguita da Cascano con 1324 e da Carano con 1308. Spicca il numero di abitanti di Tuoro 583 che la rendevano una cittadina tra le più popolose, mentre nel 2017 è relegata tra le frazioni più piccole.
La meno popolosa al tempo era Aulpi con 114 cittadini, poco più piccola di Marzuli 141, San Martino 223 e Fontanaradina 228. Sono cresciute in un secolo e mezzo San Castrese e Fasani. La prima aveva solo 680 abitanti, oggi raddoppiati e Fasani con 372.

Negli ultimi anni il Comune di Sessa Aurunca ha perso migliaia di residenti, superata da Mondragone e da altre città del casertano. Un flusso di emigrazione, soprattutto giovanile, che è frutto di un impoverimento del tessuto cittadino che in 20 anni trascinato Sessa tra le realtà più critiche della provincia. Problema acuito in questi mesi dove commercio e vivibilità hanno raggiunto in minimo storico.

Il documento è utile ad intendere la parabola effettuata dal Territorio Aurunco, una parabola che dovrebbe essere analizzata non solo da punto della densità abitativa, ma anche dello sviluppo economico, industriale e sociale.
In molti vedono lo spartiacque nel 1999 anno in cui è iniziata la irrefrenabile crisi economica del Comune di Sessa Aurunca.

Era l’anno in cui raggiungeva il culmine la crisi della Morteo, la prima grande crisi industriale a cui sarebbe seguita quella della Formenti, la perdita del Tribunale (che andò a Carinola), la perdita dell’Agenzia delle Entrate, la crisi di Baia Domizia ecc.
Il Governo della città è rimasto nelle mani degli stessi uomini politici.
Da quell’anno secondo molti osservatori l’economia aurunca ha iniziato a soffrire e negli anni successivi determinò l’emorragia di residenti che stiamo vivendo ancora oggi.

IL DOCUMENTO