antica cittadella
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Massimo Antropoli
Massimo Antropoli

CAPUA - Traffico in tilt in prossimità del quadrivio a S. Angelo in Formis, frazione di Capua, dove la situazione diventa difficile quando vengono ad incontrarsi due tir che devono impegnare contemporaneamente il noto incrocio nel cuore del paese. A rendere più difficoltosa la viabilità “la carenza di agenti della polizia municipale che possa agevolare la fluidità del traffico”; 

La denuncia di Antropoli

Una situazione questa, evidenziata al consigliere comunale di Forza Italia Massimo Antropoli. “A S. Angelo in Formis regna la confusione più totale; la qualità della vita capuana peggiora anche dal punto di vista della viabilità. Nessun assessore o consigliere comunale  di Capua ha prestato attenzione alla necessità di garantire una viabilità fluida nella frazione perché S. Angelo in Formis è terra dove raccogliere solo voti ed andare via. Oggi (martedì 5 novembre) sono rimasto bloccato all’incrocio tra via IV Novembre, via Luigi Baia, via della Libertà e via Ragozzino per 15 minuti per il transito concomitante di tre tir che dovevano svoltare nel verso loro consentito. Gli agenti della polizia municipale non c’erano e anche per la presenza di questi occorre una buona volta un ordine di servizio che tenga presente che la frazione ha bisogno di chi contribuisca a migliorare il transito dei veicoli. Il duo Del Basso e Corcione, rispettivamente delegata amministrativa e assessore delegato alla viabilità, rappresentano una coppia non capace di assolvere il compito imposto dai loro incarichi.

Mancano gli agenti

Non bastano quattro paletti posizionati al quadrivio per evitare ingorghi; la Del Basso deve prendere atto che a S. Angelo, dove lei ha raccolto tanti voti promettendo un futuro migliore, la viabilità è all’anno zero. Necessario un intervento serio che ponga fine ai pericolosi intasamenti che vengono a crearsi al quadrivio. Urge  un agente di polizia municipale che sia, durante l’orario di servizio, in modo permanente sul territorio di S. Angelo in Formis”. Così Antropoli