antica cittadella
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CASERTA – Vendevano falsi prodotti alimentari biologici. Nelle prime ore di questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta e gli ispettori dell’Unità Investigativa Centrale dell’ICQRF del Ministero dell’Agricoltura, stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare, emessa dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a carico di sette soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al falso ideologico e alla frode in commercio aggravata, per aver venduto nel periodo 2016-2022 ingenti quantitativi di prodotti agroalimentari falsamente dichiarati come biologici.

Le misure cautelari sono l’interdizione temporanea di attività imprenditoriale per 12 mesi ed il divieto di dimora nel casertano a carico di imprenditori del settore di cinque importanti aziende di prodotti di agricoltura biologica. Le indagini delle fiamme gialle del nucleo di polizia economica e finanziaria di Caserta e degli ispettori del ministero, hanno portato alla luce un sistema fraudolento con a capo un imprenditore casertano, titolare di due imprese per la trasformazione con un volume di affari superiore ai 20 milioni di euro all’anno e di un’azienda agricola specializzata nella produzione ortofrutticola biologica, un altro imprenditore catanese del settore dell’import export di mandorle e frutta secca, ed un terzo operante nella provincia di Cuneo, titolare di un’impresa sempre di import export di mandorle, frutta secca e conserve di pomodoro. Questo gruppo criminale, con la compiacenza di imprese agricole operanti in Puglia, Calabria e Lazio che fornivano fatture false per giustificare l’acquisto di mandorle e pomodoro dichiarato come biologico, ha immesso sul mercato ingenti quantitativi di mandorle non biologiche che provenivano dalla California e pomodoro ottenuto da agricoltura convenzionale.

Il sistema veniva celato alle autorità grazie alle società cartiere. Ciò nonostante, grazie ai controlli di autorità nazionali e straniere, è stato possibile far andare avanti le indagini. In particolare arrivavano segnalazioni da autorità di controllo di Germania, Olanda, Francia, Austria, Spagna, Danimarca e  Belgio. Le successive indagini davano agli inquirenti particolari riscontri sugli illeciti di natura economico finanziaria tra le imprese coinvolte nel sistema. Grazie a questo il gruppo criminale è stato colpito sia sul fronte della frode alimentare che su quello economico finanziario. Sono stati quindi disposti sequestri sia nei confronti dei sette che di otto imprese e le fiamme gialle stanno acquisendo la documentazione presso i laboratori che hanno effettuato analisi interne sui falsi prodotti biologici, nonché su un istituto bancario e Consob.

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