IL CASO. Business rifiuti e camorra, segretaria casertana condannata a 2 anni e mezzo e graziata dal presidente Mattarella
CASERTA - Una grazia firmata dalla prima carica dello Stato e l'ex segretaria casertana di un'azienda del settore rifiuti, non dovrà scontare la condanna che le era stata inflitta in via definitiva, e ovviamente non dovrà tornare in carcere. Non c'è più il residuo di pena in cella, e la donna diventa a tutti gli effetti una cittadina libera.
Lo ha stabilito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha concesso la grazia per una imputata casertana, finita al centro delle indagini condotte dalla Dda di Napoli, in relazione a indagini condotte sulla complessa zona intermedia che unisce imprese, clan e mondo professionale.
Una grazia firmata dal capo dello Stato, dopo un’istruttoria condotta dalla procura generale del distretto di corte di appello di Napoli e, ovviamente, dagli uffici di via Arenula guidati dal ministro Nordio.
Protagonista di questa vicenda, che ha impegnato il primo inquilino del Quirinale, è una ex segretaria in una azienda che si occupava di smaltimento dei rifiuti. Scattano verifiche su alcune gare di appalto, si apre un fascicolo per corruzione e per turbativa d’asta, che coinvolge alcuni manager del casertano, ma anche la segretaria dell’azienda finita al centro delle verifiche.
Inchiesta inizialmente condotta dalla Dda di Napoli (al lavoro il pm Luigi Landolfi, oggi in forza al pool reati contro la pubblica amministrazione), la donna decide di fornire la propria testimonianza nel corso dei vari processi che si sviluppano. Non accede ad alcun beneficio premiale, ma attende gli esiti dei processi che la riguardano.
Viene assolta da tutte le accuse, tranne che per un processo nel quale viene condannata in via definitiva a due anni e sei mesi. Da questo momento inizia una storia fatta di ordini di carcerazione ai sensi della spazzacorrotti, di revoche e di affidi ai servizi sociali.
All’inizio di quest’anno, la svolta, grazie al lavoro difensivo dell’avvocato napoletano Gaspare Lo Schiavo, che articola una domanda di grazia e dà inizio all’istruttoria. Pochi giorni fa, la firma del presidente Sergio Mattarella in favore dell'ex segretaria aziendale che ora è formalmente fuori dal circuito penale. Libera di rifarsi una vita, grazie al via libera di via Arenula e del Quirinale.