antica cittadella
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CASERTA – La giustizia trionfa sempre. Quante volte, non solo nelle cronache giornalistiche, questo motto, noto nella stessa misura della frase che leggiamo nelle aule dei tribunali, “La legge è uguale per tutti”, l’abbiamo pronunciata nella nostra vita, magari considerandola più che una consuetudine certa, una preghiera, una speranza viva nella giusta risoluzione di una vicenda ingarbugliata che ci vedeva penalizzati.

La speranza è diventata realtà

Per fortuna la speranza nell’equa giustizia per i Salesiani di Caserta si è trasformata in una splendida realtà. Dopo dieci anni di attesa, di battaglie tra scartoffie, burocrazia e aule di tribunale, l’oratorio dell’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Maria di Caserta tornerà ad ospitare bambini e ragazzi negli spazi storici della struttura. 

La sentenza

La sentenza è stata emessa nel pomeriggio del 29 gennaio. Grazie ad essa l’oratorio, storico centro di aggregazione e di salvaguardia delle giovani generazioni, tornerà nella sede consueta, dopo la chiusura avvenuta in seguito ad un’ordinanza giudiziaria arrivata dopo le segnalazioni dei residenti della zona, disturbati forse dall’allegria dei ragazzi e dei giovani. Il Tribunale obbligò a porre dei pannelli fonoassorbenti, che però sono in contrasto con le normative comunali. Da qui il blocco e lo stallo che hanno portato l’Istituto Salesiano a privarsi per anni di un luogo fondamentale per l’educazione e per la crescita dei ragazzi, ma soprattutto di uno strumento ulteriore e valido per evitare la dispersione delle giovani generazioni impendendo derive pericolose e tragiche.

Un boato di gioia nell'Istituto

Mercoledì è arrivato un epilogo atteso, sperato, e alla fine raggiunto, grazie anche al lavoro dell’avvocato Riccardo Giannelli, che ha seguito gli interessi dell’Istituto Salesiano. Verrebbe quasi da dire che è intervenuta una mano divina, con il pronunciamento dei giudici a poche ore dalla festività di San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani. Una vera e propria esplosione di gioia è partita dalla storica sede. Il direttore don Antonio D’Angelo, i suoi collaboratori, i volontari, i ragazzi e i bambini dell’oratorio sono potuti finalmente tornare in quei luoghi che per ormai troppo tempo erano stati abbandonati al silenzio e alle tenebre dell’insensibilità umana. I dieci anni trascorsi, con il loro carico di ripercussioni sul futuro delle giovani generazioni, nessuno li potrà restituire. Ma tutti siamo sicuri che, da oggi in poi, da quel lucchetto che finalmente torna ad aprirsi, l’intera comunità salesiana farà di tutto per recuperare il tempo prezioso perduto, confermandosi ancora di più il cuore pulsante del riscatto casertano.