antica cittadella
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REGIONALE - Siglati due protocolli d'intesa per nuove strategie d'indagine in tema di tutela ambientale. La firmare le intese sono stati il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, il procuratore generale della Corte d'Appello di Napoli, Luigi Riello, e i presidenti delle Province di Avellino, Benevento e Caserta, con l'adesione delle Procure e delle Prefetture delle quattro province interessate.

Il primo accordo prevede l'esercizio congiunto delle attività e delle funzioni di Polizia della polizia metropolitana di Napoli e delle polizie provinciali delle altre tre province. Nello specifico, la polizia metropolitana di Napoli e i corpi di polizia delle Province si impegnano a coordinarsi tra loro in ogni indagine intrapresa d'iniziativa o su delega dell'Autorità giudiziaria. Il personale di polizia degli enti effettueranno servizio anche fuori dell'ambito territoriale dell'Ente d'appartenenza, in azioni di prevenzione, contrasto e repressione degli illeciti perpetrati ai danni dell'ambiente, promuovendo politiche di sicurezza integrata convergenti con l'impulso delle Procure della Repubblica competenti per territorio e il coordinamento della Procura Generale della Corte d'Appello di Napoli.

L'accordo nasce dalla consapevolezza della esiguità delle risorse di polizia giudiziaria specializzate in materia ambientale per cui si rende necessario implementare le risorse investigative, potenziando i rapporti tra i corpi e le procure territorialmente competenti. "Abbiamo sempre ritenuto che la tutela ambientale fosse una priorità in questo territorio - ha detto il procuratore generale Riello - e oggi ancor di più perché è assurta al rango costituzionale. Siamo in una regione in cui purtroppo il territorio è stuprato: dal fiume Sarno, il più inquinato d'Europa, a un abusivismo che supera il 64 per cento, percentuale spaventosa. Tutto ciò è accaduto e accade ancora, soprattutto nella provincia di Caserta, in particolare per quel che riguarda i rifiuti. Oggi non è una vetrina e continueremo su questa strada, sicuri che si possa contribuire al miglioramento della qualità della vita".

L'accordo consentirà l'impiego ottimale del personale e delle risorse strumentali uniformando comportamenti e metodologie d'intervento oltre che la condivisione delle diverse competenze tecniche, specifiche e del know how del personale in forza alla polizia metropolitana di Napoli, che potrà dar luogo a forme di coordinamento, di indagini e operazioni di polizia giudiziaria soprattutto nelle azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno 'Terra dei Fuochi'. "Questo accordo - ha affermato il sindaco Manfredi - risponde alla crescente esigenza di garantire un più efficace controllo del territorio e di rafforzare l'azione di prevenzione e repressione dei reati. Con la sinergia tra le polizie delle amministrazioni locali firmatarie, attente conoscitrici dei mutamenti intervenuti nei macro-scenari di competenza di ciascuna, indissolubilmente interconnessi, si dà maggiore forza alle attività di contrasto agli illeciti ambientali".

Il secondo accordo è stato sottoscritto dal sindaco Manfredi, dal Procuratore Riello e dai Procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Napoli, Napoli Nord, Nola e Torre Annunziata, con la condivisione di intenti del Prefetto Palomba, e prevede il rafforzamento del coordinamento tra la Polizia metropolitana di Napoli e le Procure del territorio. L'intesa prevede la trasmissione alla Città metropolitana, da parte degli uffici di Procura, di ogni elemento utile alla redazione del piano triennale territoriale o a "qualsivoglia altro intervento diretto a prevenire danni ambientali, operare interventi di risanamento del territorio, garantire la sicurezza, la salute e l'integrità fisica dei cittadini metropolitani" e l'assegnazione di una quota del personale della polizia metropolitana alla Procura generale e alle altre Procure del territorio per attività d'indagine.