Affiliato al clan torna in città, ma deve scontare ancora i domiciliari
La decisione del tribunale di sorveglianza su Mario Tiglio 68enne di Santa Maria Capua Vetere
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Affiliato a clan torna nella sua città. E’ stata questa la decisione del tribunale di sorveglianza di Trieste nei confronti di Mario Tiglio, 68enne di Santa Maria Capua Vetere, noto affiliato ai casalesi della fazione Schiavone.
I reati commessi
Oltre ad essere uno degli estorsori più maniacali, favorì anche la latitanza del killer Carmine Morelli detto “Lo Zingaro” responsabile di un triplice omicidio avvenuto a Villa di Briano nel 2009 in cui furono uccisi Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovanni Battista Papa.
La pena
Tiglio stava scontando la condanna a 20 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e favoreggiamento in Veneto ai domiciliari dopo aver scontato gran parte della pena nel carcere di Cuneo.
La decisione
Tenendo conto della sua condotta e del fatto che sono passati oltre 12 anni dai reati commessi, il magistrato ha predisposto il ritorno a Santa Maria Capua Vetere sempre però ai domiciliari.