antica cittadella
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CASERTA - La pubblicazione del Bando Unico Regionale per il reclutamento di 1274 operatori socio sanitari nelle strutture del Sistema Sanitario Regionale era stata accolta con grande entusiasmo in Casa UGL caserta di conseguenza in Segreteria FP , entusiasmo crollato vertiginosamente con la lettura dello stesso. L’organizzazione del concorso infatti suddivide il territorio della Regione Campania in due aree principali : Area 1 che include Asl Napoli 2 Nord, Asl Napoli 3 Sud, e le principali aziende ospedaliere napoletane ( A.O.R.N. A. Cardarelli, A.O. Colli, I.R.C.C.S. Pascale , A.O.R.N. Pausilipon, A.O.U. Federico II, e A.O.U.L. Vanvitelli) con la capofila l’Asl Napoli 1 Centro. L’Asl Salerno invece sarà capofila per l’Area 2. 

La beffa dei requisiti

Proseguendo con la lettura del bando, che promette di destinare il 50% dei posti a disposizione, a coloro che siano già impiegati nelle varie strutture del territorio campano, la nostra attenzione è stata catturata dai requisiti necessari per partecipare alla selezione e al reclutamento delle suddette unità operative da stabilizzare, ed è in questo passaggio che si è concretizzata ed ha preso forma la beffa a carico di circa 150 operatori socio sanitari della provincia di Caserta. Il Bando, infatti, prevede tra i requisiti oltre ad una anzianità di servizio triennale (a partire dal 2021) e l’aver prestato la propria opera per fronteggiare l’emergenza Covid-19, anche e soprattutto l’essere inquadrati con un contratto di lavoro a 36 ore settimanali. In poche e semplici parole tutti gli operatori OSS, la cui situazione è ben conosciuta e chiara, perché lavoratori precari del comparto sanitario casertano da svariati annisono palesemente e ingiustamente esclusi. Gli stessi, e non si comprende per quale ragione, non possono partecipare perché carenti di uno dei requisiti espressamente indicati nel bando. Ricordiamo che stiamo parlando di personale, specializzato, professionalizzato, che da anni presta il proprio servizio nelle diverse strutture sanitarie campane, che anche e soprattutto durante l’emergenza Covid- 19 ha dimostrato senso di responsabilità ed attaccamento al lavoro, personale al quale proprio dagli uffici regionali sono state fatte promesse di stabilizzazione e di aiuti o quanto meno riconoscimenti per il lavoro svolto e l’impegno profuso 

Le richieste del sindacato

La UGL Caserta chiede dignità per tutti questi lavoratori ingiustamente esclusi, beffati dopo anni di inutili promesse la segretaria Anna Ferrari UGL FP coadiuvata dalla UTL Caserta promette battaglia. La UGL Caserta formula in primis un appello alle forze politiche, casertane e non, perché possano condividere le nostre perplessità ma farsi portavoce dei chiarimenti e dei correttivi urgenti che evidentemente si rendono necessari. Conclude Maturo Segretario Unione territoriale UGL Caserta “Parimenti ci impegniamo a portare avanti ogni azione utile per chiarire la situazione e ad intraprendere ogni azione di legge se necessaria con i lavoratori.