VALLE DI MADDALONI/MADDALONI – L’Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino è stata cancellata dal calendario podistico nazionale. E’ questa la notizia che ha sconvolto ieri tutti coloro che si sono spesi per la nascita e la realizzazione di questa importante manifestazione sportiva. 

Il motivo dell'esclusione

Il motivo di questa decisione è collegata al degrado e allo stato di abbandono in cui si trova il percorso che ha di fatto eliminato ogni possibilità di essere ammesso nel calendario. Tutto questo nonostante si stia parlando di un monumento patrimonio dell’Unesco e l’interesse di due province, sette comuni e la Reggia di Caserta. Un accordo non è stato trovato e mentre si parlava, la vegetazione e la mano scellerata dell’uomo riprendevano piede sul percorso.

Le parole di Campolattano

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Consiglio Comunale, già consigliere e assessore provinciale di Maddaloni Angelo Campolattano: “L’esclusione dell’Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino dal calendario podistico nazionale è una sconfitta per questo territorio. Un percorso naturale, dall’alto valore artistico e storico non può perdere la ribalta nazionale solo per la miopia di non riuscire a portare avanti sul piano amministrativo un sentiero già tracciato. Sarebbe bastato, infatti, portare avanti il tavolo permanente tra i Comuni, la Provincia, la Reggia, le comunità montane, i volontari da me indicato per avere anche la IV Edizione dell’Ecomaratona nel calendario nazionale. E’ giusto ricordare per amore della verità che la II e la III edizione della manifestazione sono state possibili solo grazie al lavoro degli idraulici forestali della Provincia coordinati dal sottoscritto che al tempo era consigliere delegato alla forestazione per l’ente. Oggi, purtroppo, non sono più consigliere provinciale e mi vedo costretto a constatare che quel grande lavoro promosso in quegli anni grazie alla professionalità e alla disponibilità degli idraulici forestali è andato perduto. E’ triste constatare che addetti ai lavori e organi di informazione, che avrebbero il compito di ricordare quell’impegno, anche per indurre le istituzioni a portarlo avanti nell’interesse del territorio, lo abbiano dimenticato. Che amarezza!”