antica cittadella
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Immagine di repertorio
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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sono stati i controlli messi in atto dall’Arpac a spingere il Comune di Santa Maria Capua Vetere a sospendere, con un’apposita ordinanza, l’attività della Grimalfer srl, azienda specializzata nella rimozione dei rifiuti non pericolosi operante in città.

Le irregolarità scoperte

Le verifiche dell’Arpac hanno infatti fatto emergere una serie di irregolarità della società con sede a Casalnuovo di Napoli. Nello specifico venivano riscontrate:

- Assenza del rilevatore di radioattività: un dispositivo obbligatorio per legge, richiesto dall’art. 40 del DL 17/2022, ma non presente.
- Stato dei luoghi non conforme: l’area di stoccaggio dei rifiuti non corrisponde alla planimetria autorizzata, mancano delimitazioni visibili e la disposizione delle aree di stoccaggio non è conforme.
- Cartellonistica e norme di sicurezza assenti: mancavano cartelli informativi sia sui tipi di rifiuti gestiti che sulle norme di comportamento per il personale.
- Area di emergenza non idonea: mancavano spazi sufficientemente attrezzati per gestire eventuali emergenze di sicurezza.
- Errata gestione e separazione dei rifiuti: i materiali non erano stoccati né separati secondo le disposizioni in vigore, con cassoni e rifiuti disposti in modo non conforme alla planimetria.

La diffida della Provincia

In seguito a queste irregolarità, già la Provincia di Caserta aveva emesso una diffida nel luglio di quest’anno obbligando alla ditta di adeguare queste criticità entro 30 giorni. Di fronte al perpetrare di queste irregolarità, il Comune disponeva quindi la sospensione delle attività.