Il ricordo a Maddaloni, dieci anni fa la morte dello storico sindaco Salvatore Cardillo
Uomo di punta della Democrazia Cristiana calatina è stata una delle figure più importanti della politica locale
MADDALONI – E’ una giornata dedicata al ricordo e alla memoria storica e politica quella che vive oggi Maddaloni.
La memoria di un grande uomo
Dieci anni fa moriva il dottor Salvatore Cardillo, storico sindaco della città ed una delle figure più importanti del panorama politico locale. Dopo aver aderito da giovane alla Democrazia Cristiana, Cardillo è stato prima consigliere e più volte sindaco. A lui si deve tra le tante cose, la costruzione del nuovo palazzo delle Poste su Corso I Ottobre. Dopo la fase più viva ed intensa del suo impegno politico si dedicò anche all’attività di studioso della storia del territorio e guidò anche la Pro Loco locale.
Il commosso ricordo
A ricordarlo è stato sui social, Giovanni Matteo Centore, uno degli allievi e delle personalità più autorevoli del panorama politico e sociale maddalonese: “Egli fu amministratore attento, rigoroso, dotato di ampia visione politica, in grado di confrontarsi – con umiltà e capacità di ascolto – con alleati ed oppositori, conquistandosi la stima degli uni e degli altri. D’altra parte, l’inclinazione al dialogo sosteneva la Sua profonda convinzione sul valore del pluralismo. Fu un Sindaco popolare, mai populista, permeato da una costante tensione ideale verso le istanze della giustizia sociale e della condizione dei più deboli. La Sua personalità si connotava anzitutto per una straordinaria ricchezza umana ed intellettuale, sviluppandosi in una molteplicità di interessi e passioni che lo collocano ancora oggi ben oltre la mera ed importante sfera politica. Di indubbio pregio furono i Suoi studi storici sulla comunità calatina e l'attività - da Presidente della Pro Loco - orientata a valorizzare il patrimonio artistico, culturale e turistico di Maddaloni. In un tempo sempre più ostaggio di un senso di paura, determinato da rapide e profonde trasformazioni, Egli dimostrava costantemente un’ammirevole curiosità culturale per le cose nuove ed una significativa apertura verso terreni inediti, da arare con cura e sete di conoscenza. Mirabile la Sua attenzione verso i temi della filosofia morale, delle scienze sociali, dell'urbanistica. Il Suo era un animo nobile, tanto generoso nel ruolo del donante quanto umile nel porsi nella condizione di ricevere dal prossimo, persuaso che non ci fossero limiti all'apprendimento; sempre prodigo di consigli, da elargire - con discrezione e perfino con timidezza - soprattutto ai più giovani, che invitava al viaggio, alla scoperta, al sogno, all’investimento nei propri talenti. Il Dottor Cardillo è stato anzitutto un Uomo la cui esistenza ha rivelato una perfetta coincidenza tra valori e convincimenti, elevandosi a modello limpido e trasparente, permanentemente al servizio di una comunità ed a prescindere dalle responsabilità formali esercitate. La Sua opera ideale e materiale è consegnata alla storia di una comunità e resterà preziosa fonte di ispirazione per quelle generazioni che vorranno misurarsi con l’impegno pubblico. L'allievo che qui scrive Gli rivolge un pensiero grato e commosso. Sono trascorsi esattamente dieci anni dalla conclusione del viaggio terreno del Dottor Salvatore Cardillo”.