Cellula neonazista nel Casertano, quattro condanne per i membri dell'Ordine di Hagal
Il gruppo stava organizzando attentato al centro commerciale Vulcano Buono

SAN NICOLA LA STRADA – Si chiude con quattro condanne il processo contro l'Ordine di Hagal, il gruppo neonazista e suprematista presente nel Casertano.
I dettagli del dibattimento
Secondo quanto emerso dal dibattimento del processo sarebbero ancora attivi gruppi terroristici protagonisti negli anni '70 di attività eversive: a renderlo noto è stato uno dei testimoni, che ha fatto riferimento a incontri tra Amendola e intermediari residenti a Caserta con appartenenti a "Ordine Nuovo", in particolare una riunione finalizzata a spingerlo ad abbassare i toni delle sue esternazioni pubbliche per non suscitare l'attenzione investigativa della Digos e della Procura di Napoli. Riconosciuta dalla Corte di Assise di Napoli la tesi secondo cui l'Ordine di Hagal non era un'associazione culturale bensì una associazione eversiva e negazionista della Shoah il cui obiettivo era il sovvertimento delle istituzioni democratiche utilizzando come spunto l'opposizione al Governo sorta durante la pandemia da Covid. L'Ordine di Hagal, quindi, sarebbe un'associazione gerarchicamente ordinata, neonazista e suprematista, i cui appartenenti - addestrati all'uso delle armi bianche e da fuoco (anche automatiche) - progettavano di compiere un attentato ai danni dei carabinieri di Marigliano e al centro commerciale "Vulcano Buono" di Nola (Napoli). Uno degli appartenenti all'ordine di Hagal, l'ucraino Anton Radomskky, ancora latitante, era, secondo quanto emerso dalle indagini, in possesso di una granata da guerra. La Corte di Assise ha riqualificato la contestazione dell'associazione terroristica avanzata dagli inquirenti in quella sovversiva. L'imputato Testa è stato assolto dall'accusa di detenzione di arma da fuoco (una pistola).
Pm sotto tutela
Da alcuni giorni, il pubblico ministero Claudio Orazio Onorati è sottoposto a tutela perché minacciato dai terroristi neonazisti. È quanto emerge a margine del processo di primo grado che si è concluso presso il tribunale di Napoli con la condanna per quattro membri dell'Ordine di Hagal, la cellula di terroristi scoperta nel corso delle indagini della Polizia di Stato coordinate dalla Procura di Napoli. La base dell'organizzazione era a San Nicola la Strada, in provincia di Caserta, e raccoglieva proseliti attraverso i social network. Il sostituto procuratore Onorati è stato destinatario di una scorta per i suoi spostamenti in seguito alle minacce subite nel corso del procedimento ai membri dell'organizzazione neonazista.