antica cittadella
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CASAPULLA - Durante il consiglio comunale che si è riunito ieri sera a Casapulla, è stata discussa anche l’interpellanza presentata dai consiglieri del gruppo ‘Per Casapulla’ sul concorso per l’assunzione di un vigile urbano, che ha visto ai primi due posti il figlio della rappresentante della maggioranza Dina Melchiorre e la moglie del vicesindaco Francesco Sorbo. 

Il sindaco si arrampica sugli specchi

«Dal dibattito che c’è stato sulla nostra interpellanza – fanno sapere i consiglieri Anna Di Nardo, Mariacristina di Gennaro, Michele Sarogni e Francesco Trepiccione – è emerso in maniera inequivocabile il continuo tentativo da parte del sindaco Bosco di arrampicarsi sugli specchi e di distogliere l’attenzione dal tema principale, anche lanciando accuse in modo del tutto gratuito su altri. Per quale motivo Bosco ha avuto l’esigenza di utilizzare questi escamotage? Come quello riguardante la tempistica del concorso, indetto nel 2023, quando c’era un altro sindaco ma ben sei consiglieri (compreso lo stesso Bosco che era capogruppo) facevano parte della maggioranza di allora. Anche questo caso ci appare come una giustificazione poco chiara e poco utile a chiarire quanto accaduto. Inoltre, come riferito alcuni mesi fa dall’assessore delegato Carrillo, l’amministrazione ha deciso di indire il concorso per assumere persone già qualificate e soprattutto preparate. Ebbene, dinanzi a queste parole ci aspettavano nel bando l’introduzione di requisiti ben definiti e stringenti per accedere alle prove; con enorme sorpresa abbiamo constatato che i titoli dei concorrenti non sono stati presi in considerazione. 

Restano le perplessità

Tanti i controsensi che sicuramente non hanno eliminato le nostre perplessità e quelli di tantissimi cittadini che in queste settimane ci hanno chiesto di intervenire per giungere a dei chiarimenti. Con questa iniziativa consiliare – continuano i rappresentanti del gruppo ‘Per Casapulla’ – non vogliamo mettere in dubbio la correttezza delle pratiche concorsuali né la preparazione dei partecipanti. Noi ne facciamo una questione di opportunità. E’ stato opportuno far partecipare i parenti stretti di amministratori al concorso? Era veramente necessario attivare una pratica concorsuale, con un grosso esborso di denaro pubblico, invece di attingere da graduatorie stilate da altri Comuni? Ci restano tanti dubbi che le parole tentennanti del sindaco non ci hanno assolutamente aiutato a sciogliere. Già nei prossimi giorni studieremo tutti gli atti riguardanti il concorso, che ci sono stati consegnati nella mattinata di ieri. Non escludiamo ulteriori iniziative sia consiliari, come la presentazione di una mozione, ma anche extraconsiliari qualora dovessero emergere delle anomalie» - concludono i consiglieri Di Nardo, di Gennaro, Sarogni e Trepiccione.