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I fratelli Claudio e Marco Marrandino
I fratelli Claudio e Marco Marrandino

CESA – Diventano sempre più centrali per definire tutti gli aspetti dell’omicidio dei fratelli Marco e Claudio Marrandino, di 39 e 28 anni di Cesa, uccisi a colpi di pistola lo scorso 15 giugno da Antonio Mangiacapre, l’esame dei cellulari dei due germani.

L'affidamento dell'incarico

Il pubblico ministero Antonio Vergara, che guida le indagini per la Procura di Napoli Nord, infatti ha deciso di affidare l’incarico di esaminare i cellulari al consulente Carmine Testa, esperto in informatica, che dovrà i contenuti dei telefoni dei due fratelli oltre a quello del cognato e del figlio del Mangiacapre. L’incarico verrà affidato il 28 giugno. 

I dubbi sulla vicenda

Le indagini proseguono dunque anche perché le dichiarazioni e la confessione del Mangiacapre non ha convinto del tutto gli inquirenti. L’operaio infatti dichiarò di aver fatto fuoco per questioni di viabilità. Alcuni punti non tornano: dalle immagini delle telecamere della Nola-Villa Literno si vede la Bmw dei fratelli Marrandino fermarsi allo svincolo affiancata poi dall’auto gialla di Mangiacapre. A quel punto le auto restano affiancate per qualche secondo fin quando l’assassino non scende dall’auto e fa fuoco.