Affluente del Volturno diventa una fogna: reflui domestici e industriali in acqua
La grave situazione del rio Tella: la denuncia delle associazioni ambientaliste
CAIAZZO/ALVIGNANO – Il rio Tella trasformato in una fogna a cielo aperto. E’ questa la denuncia lanciata da alcune associazioni ambientaliste per la grave situazione riscontrata per l’affluente del Volturno che scorre tra i comuni di Caiazzo e Alvignano.
La nota
Di seguito la nota: “Il rio Tella, affluente del Volturno, sta diventando una fogna a cielo aperto. Reflui domestici, zootecnici e industriali stanno drammaticamente compromettendo il suo patrimonio biologico. La denuncia è dell’Associazione Città Paesaggio, che l’11 novembre scorso ha inviato un esposto ai Carabinieri Forestali, dopo aver constatato un aggravamento della situazione in località Fontana Murata di Caiazzo. Il rio Tella nasce da una sorgente nei pressi di Maiorano di Monte, frazione di Dragoni, e attraversa per circa 20 km i comuni di Liberi, Castel di Sasso, Piana di Monte Verna, Caiazzo e Alvignano. Il piccolo corso d’acqua ha svolto nel tempo una funzione importante per la vita delle comunità locali, sia in termini di approvvigionamento idrico che di forza motrice per l’attività di alcuni mulini ad acqua posti tra Caiazzo e Alvignano. Durante il periodo borbonico il territorio in cui scorre era destinato in gran parte a Caccia Reale, nella zona del Monte Grande (Caiazzo) e in quella della Spinosa (Alvignano), per la cospicua presenza di fauna selvatica. Lungo il suo percorso il rio Tella riceve le acque meteoriche di diversi fossi e valloni, oltre a quelle della sorgente detta “Fontana Murata”, nel comune di Caiazzo. Il suo reticolo idrografico, pur ridotto in estensione, ha il suo rilievo nel contesto delle risorse del territorio.
Sentinelle silenziose
Le scoline, i fossi e i valloni che lo alimentano, spesso considerati semplici depressioni del terreno apparentemente insignificanti, sono vere e proprie sentinelle silenziose, che svolgono funzioni cruciali, quali la ritenzione idrica, la laminazione delle piene, l’infiltrazione e la ricarica delle falde acquifere, la depurazione, la connettività idrica, i corridoi ecologici. Nelle immagini allegate si descrive la situazione presso la Fontana Murata di Caiazzo nella mattinata dell’11 novembre 2024″