antica cittadella
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LITORALE DOMIZIO – Chiesta l’istituzione di una commissione d’inchiesta per la crisi bufalina campana. A farsi promotore dell’iniziativa sono stati 11 consiglieri regionali ovvero: Michele Schiano di Visconti, Gianpiero Zinzi, Annarita Patriarca, Alfonso Piscitelli, Carmela Rescigno, Nunzio Carpentieri, Stefano Caldoro, Massimo Grinialdi, Maria Muscarà, Severino Nappi e Gennaro Cinque. La proposta di porre all’ordine del giorno della conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari l’istituzione della “Commissione di Inchiesta per la tutela della bufala mediterranea italiana della Campania” nasce dalla volontà di vedere chiaro in una vicenda che ha provocato e continua a provocare l’abbattimento di numerosi capi di bestiame.

Non si tratta della prima richiesta: infatti una proposta analoga venne già presentata dagli stessi sottoscrittori il 24 maggio 2022. L’urgenza della questione è fortemente legata agli “abbattimenti dei capi bufalini degli ultimi dieci anni per sospetta infezione da brucella o tubercolosi (dai quali è emerso che circa il 97 per cento dei 140 mila animali abbattuti è risultato sano all'esito degli esami post mortem”. Inoltre “nonostante l'approvazione un nuovo Piano regionale di eradicazione delle infezioni bufaline, analogo a quello precedente già finito sotto accusa, gli allevatori continuano a denunciare quello che considerano un vero e proprio sterminio di bufale sane sottolineando che sono oltre 13 mila le bufale abbattute nel casertano solo nell'anno”

Una situazione emergenziale che sta mettendo in ginocchio, apparentemente senza un valido motivo, un intero comparto produttivo (chiusura di oltre 300 aziende e perdita di oltre 5000 posti di lavoro). D’altronde un’indagine è stata avviata anche dalla commissione Agricoltura del Senato. Per questo motivo i già citati consiglieri hanno proceduto nuovamente ad avanzare la richiesta di una commissione d’inchiesta in merito per accertare tutte le responsabilità della gestione emergenziale.