Scaglia violento pugno in faccia al professore, continua il processo per genitore 50enne
L'uomo scambiò la vittima per un altro insegnante che a suo dire infastidiva la figlia

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Continua il processo a carico di Amedeo Di Maro, 50 anni di Santa Maria Capua Vetere. La prossima udienza e’ fissata l’ 8 maggio sempre dinanzi al Giudice dott. ssa Alessandra Vona del Tribunale sammaritano. A firmare il rinvio a giudizio, dopo una serie articolate di indagini delegate agli ufficiali di polizia giudiziaria, del locale Commissariato della Polizia di Stato, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica sammaritana il dott. Armando Bosso.
La violenta aggressione
I fatti risalgono a circa un anno e mezzo fa’ quando Amedeo Di Maro s’introdusse con violenza e con furia inaudita all’interno dell’Istituto Scolastico Gallozzi della Citta’ del Foro, dove il proprio figlio era a scuola, e dove vi erano alcuni genitori di altri alunni intenti a protestare contro un insegnante. Fu allora che Di Maro inaspettatamente si scaglio’ contro il professore Giuseppe Morelli, docente presso quel plesso scolastico, aggredendolo e colpendolo con un violento pugno al volto tanto da cagionargli delle gravi lesioni volontarie ritenute guaribili in 80 giorni per la complicanza del trauma al bulbo oculare. In buona sostanza - come si e’ scoperto successivamente- Amedeo Di Maro avrebbe scambiato il prof. Morelli per un altro e diverso insegnante che, a dire degli studenti, avrebbe infastidito sua figlia. Il capo d’imputazione a carico del De Maro, come configurato dal Sostituto Procuratore dott. Bosso, risulta aggravato dalla circostanza che il prof. Giuseppe Morelli all’epoca dei fatti rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale sia perche’ docente di ruolo sia perche’ rivestiva la carica di vice preside in seno a quella scuola media.
L'indagine
A far scattare l’indagine una pronta denunzia querela del docente vittima dell’inaudita aggressione. Egli, assistito dagli avv. Gaetano e Raffaele Crisileo, si reco’ presso il locale Commissariato della Polizia di Stato dove espose i fatti e denunzio’ l’accaduto. Solo successivamente, a seguito di accurate indagini, venne identificato l’aggressore contro il quale si e’ costituito parte civile l’avv. Gaetano Crisileo per chiedere la condanna penale di Amedeo Di Maro e il risarcimento dei danni da liquidare in sede civile. Nella prima udienza dibattimentale e’ prevista l’escussione della persona offesa prof. Giuseppe Morelli che dovra’ riferire l’accaduto e l’aggressione che egli subi’.