Cellulari in carcere: 15 indagati per telefonate illegali
Le persone indagate sono accusate di aver usato due telefoni, un Samsung e un Redmi, per comunicare con l'esterno del penitenziario

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Una nuova inchiesta sull'uso illegale di cellulari all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere ha portato alla conclusione delle indagini preliminari con l'avviso notificato a 15 persone.
L'inchiesta
L'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Daniela Pannone, ha accertato l'utilizzo indebito di telefoni cellulari da parte di detenuti nel periodo tra gennaio e marzo 2023.
Le persone indagate sono accusate di aver usato due telefoni, un Samsung e un Redmi, per comunicare con l'esterno del penitenziario, violando le normative carcerarie.
Tra gli indagati figurano:
- Pasquale Merola, 50enne di Marcianise
- Luigi Doni, 40enne di Acerra
- Marco Calandra, 47enne di Napoli
- Biagio De Gennaro, 58enne di Capua
- Guido Migliore, 33enne di Mondragone
- Roberto Delle Curti, 54enne di Capodrise
- Ciro Borriello, 44enne di Santa Maria Capua Vetere
- Salvatore Tammaro, 47enne di Torre del Greco
- Natale Tipaldi, 41enne di Nocera Superiore
- Leon Bifone, 25enne di Santa Maria Capua Vetere
- Biagio Cipolletta, 34enne di Villaricca
- Giuseppe Maria, 39enne di Marcianise
- Pasquale Rega, 58enne di Portici
- Luigi Cice, 55enne di Capodrise
- Serafim Raul Bacrau, 38enne rumeno residente a Santa Maria la Fossa
Tutti gli indagati sono difesi da avvocati locali, tra cui Nicola Musone, Elisabetta Montano, Bruno Carafa, e altri. L'inchiesta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza all'interno delle carceri e sull'uso improprio della tecnologia da parte dei detenuti.