SAN FELICE A CANCELLO – E’ arrivata la conferma ufficiale. Martedì pomeriggio si svolgeranno i funerali della 74enne Agnese Milanese e di suo figlio, il 42enne Giuseppe Guadagnino, le due vittime della frana che si è registrata a San Felice a Cancello lo scorso 27 agosto.

Le disposizioni per le esequie

L’ultimo saluto a madre e figlio avverrà nella frazione di residenza della famiglia a Talanico. A celebrare le doppie esequie sarà il vescovo della Diocesi di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, affiancato dal parroco della chiesa di San Pietro Apostolo, luogo di fede della famiglia, don Mimì Pirozzi. I funerali avverranno all’aperto lungo via San Vincenzo per consentire a tutti i cittadini di prendere parte al momento di cordoglio e di preghiera. Per questo motivo, il sindaco Emilio Nuzzo ha fatto installare un palco sul quale troveranno posto circa 400 persone onde ospitare i familiari delle vittime arrivate anche dall’estero e i rappresentanti delle istituzioni. Saranno infatti presenti il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Paolo Massimi, che ha coordinato le operazioni di ricerca, il coordinatore regionale della Protezione Civile Italo Giulivo e i sindaci di Arienzo, Cervino e Santa Maria a Vico, Giuseppe Guida, Giuseppe Vinciguerra e Andrea Pirozzi che si sono stretti intorno al loro collego Emilio Nuzzo dimostrando l’unità dei comuni della Valle di Suessola. 

Proseguono le indagini

Nel frattempo oltre al cordoglio, bisogna tenere ben presente l’aspetto giudiziario della vicenda. Mentre lunedì mattina infatti avverrà l’autopsia sul corpo del 42enne Giuseppe Guadagnino, le indagini proseguono. La Procura di Santa Maria Capua Vetere potrebbe trasformare il fascicolo in duplice omicidio colposo. Nelle prossime ore potrebbero scattare i primi avvisi di garanzia sulle risultanze delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Maddaloni. Al centro dell’attività investigativa ci sarebbe la questione relativa alla pulizia delle tre vasche di di via Staglio, via Fontanelle e via Falde, senza contare però l’ingente quantità di rifiuti presente nell’ex cava Giglio. Il sindaco Nuzzo ha fatto sapere che non esistono responsabilità sue o del Comune viste tutte le richieste inviate per la pulizia delle vasche e per la manutenzione.