antica cittadella
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CASTEL VOLTURNO – La macchina del fango si è attivata a pochi giorni dal ballottaggio a Castel Volturno. A finire nel mirino la candidata sindaco Anastasia Petrella. In un messaggio diffuso via whatsapp da un candidato al consiglio comunale pur di portare qualche voto al candidato sindaco Pasquale Marrandino viene diffamata Anastasia Petrella che ha voluto subito replicare sottolineando che “questa è la politica che ha distrutto Castel Volturno, che si è venduta e svenduta cento, mille volte. Questa è la politica che intendo combattere e vincere”.

Le accuse attraverso messaggi

Nel post di accuse e di diffamazione si parla anche di Anastasia Petrella come una “maestra precaria” ma l’aspirante sindaco dice che “sono un assistente amministrativo di ruolo dal 2020, non sono corrotta e non baratto Castel Volturno e le speranze di chi mi sostiene per un voto in più, per fare il sindaco a tutti i costi, per un assessorato, per un maiale da portare a casa degli elettori”.

La replica

E quindi agli avversari politici: “Siete disperati, artefici e vittime delle vostre stesse menzogne. Io sono qui, a testa alta, altissima, pronta a guardarvi negli occhi e a non far un passo indietro per dare forza alla gente onesta e seria che ha scelto di votarmi senza chiedere o aver nulla in cambio. Sono qui e sorrido alle vostre menzogne di piccoli uomini, perché al mio fianco ci sono i cittadini che pretendono finalmente la Rivoluzione per la Rinascita di Castel Volturno”.