Colpo di scena a Maddaloni, il consigliere Michele Ferraro lascia il Movimento 5 Stelle
La decisione arriva dopo lo scontro con il coordinamento per le elezioni provinciali
MADDALONI – Colpo di scena nella politica maddalonese. Michele Ferraro, consigliere comunale e candidato a sindaco alle scorse elezioni lascia il Movimento 5 Stelle. Ad annunciarlo è stato lo stesso avvocato di Maddaloni che ha parlato di una decisione presa con grande amarezza: “Il M5S ha tradito tutti quelli che ci hanno creduto posizionandosi più a sinistra del Partito Democratico e io non mi faccio dettare la linea politica da nessuno” – ha dichiarato Ferraro.
Il motivo dello scontro
La causa scatenante della fuga di Ferraro dal Movimento 5 Stelle sta nelle scorse elezioni provinciali. L’avvocato calatino ha deciso infatti di votare per la consigliera comunale di Marcianise Rosalba Cibelli iscritta ai grillini, ma capace di attirare anche voti al di fuori del movimento, contravvenendo alla decisione del coordinamento provinciale. Questo ha creato un clima di astio e di isolamento.
La nota di Ferraro
“Per aver votato la candidata Cibelli (M5S) – ha dichiarato in una nota il consigliere Ferraro - mi hanno fatto salire sul banco degli imputati senza una formale accusa, ma soprattutto senza contraddittorio. Avendo a cuore le sorti del M5S di Maddaloni, è stato chiesto più volte un incontro con i vertici (coordinatore provinciale e regionale). Ma nessuna risposta, il silenzio più assoluto, da parte di tutti, anche degli eletti in Campania, a conoscenza della vicenda. Il silenzio sull’accaduto mi ha confermato un timore che nutro da tempo sul Movimento 5 stelle, in particolare a Caserta e provincia: c’è qualcosa a metà tra il disinteresse e l’incapacità politica dei dirigenti (nominati e non eletti) per nulla radicati sul territorio e incapaci di attirare energie e idee nuove. Ciò lo dimostra la totale inattività politica sul territorio provinciale. I malumori della base sono fortissimi e complessi. E chi li nega mente sapendo di farlo”. Tutto questo cova nel silenzio. Sì, perché nessuno sogna di esporsi, di contraddire chi comanda. C’è la convinzione che tutto venga deciso dall’alto, a vari livelli. In particolare su Caserta e provincia c’è chi, dato da tutti come “grande” regista, è intento a costruire il suo personale futuro politico, a discapito del movimento (dimostrato dai risultati di tutte le elezioni amministrative). Ciò che è accaduto è grave e insieme ad altre ragioni mi hanno indotto ad una “scelta drammatica”, presa “con grande amarezza”.