MADDALONI AL VOTO. Giovanni Bocciero: «Un'idea pratica per far girare l'economia, ma c'è bisogno di fare squadra»
Con i vari appuntamenti di presentazione delle liste e dei candidati, possiamo dire che la campagna elettorale per l’elezione del nuovo consiglio comunale a Maddaloni sta entrando nel vivo. Ieri pomeriggio è stato il sindaco uscente Andrea De Filippo e i candidati delle nove liste in suo appoggio a presentarsi alla città. Un incontro utile già per sondare il terreno. Ne abbiamo approfittato per fare una nuova chiacchierata con Giovanni Bocciero, candidato per la prima volta al consiglio comunale con la lista civica Riscossa di Maddaloni.
Giovanni, la campagna elettorale adesso entra nel vivo?
«Diciamo che da adesso entra nel vivo, ma chi mastica o ha masticato un po’ di politica sa perfettamente che la campagna elettorale è iniziata già da settimane. Non si può ridurre tutto a meno di un mese, alla ricerca soltanto del voto».
Questo è uno spunto interessante. Lo vuoi approfondire?
«Non c’è tanto da dire. Spesso la campagna elettorale si riassume nel correre in giro alla ricerca dei voti, senza proporre idee o peggio ancora senza aver mai fatto nulla per la propria città. Ribadisco un concetto che mi sta molto a cuore: non c’è bisogno di essere eletti per aiutare la comunità. Fosse solo il rispetto delle regole del vivere civile».
Sembra che parli per esperienza vissuta?
«Ho avuto la fortuna di essere stato addetto stampa della Pall. San Michele per circa dieci anni. Con il lavoro ho provato a portare il nome di Maddaloni in giro per l’Italia, perché grazie all’indimenticato Pasquale De Filippo siamo riusciti a costruire qualcosa di davvero bello. Ma queste cose non nascono così, dall’oggi al domani. Dietro c’è una cura di anni. Il palazzetto lo conosco come le mie tasche, e posso dire che è una struttura invidiata in tutta la provincia e in gran parte in regione. Per questo dico che può essere sfruttato anche come una risorsa per l’economia cittadina».
Si capisce che conosci bene l’argomento. Hai anche delle idee pratiche?
«Il punto focale della situazione è che bisogna fare squadra: comune, società sportive, enti organizzatori e attività commerciali. Cosa voglio dire. L’impianto è utilizzato principalmente per le gare delle squadre di pallacanestro, ma spesso è stato sede di altri eventi sportivi come la ginnastica, la danza o addirittura spettacoli teatrali. Nella stessa zona, dove sorgerà anche il nuovo campo sportivo, sono nate diverse attività commerciali come bar, ristoranti e pizzerie. L’idea che ho è quella di attivare delle collaborazioni. Immaginate le squadre di basket ospiti, che spesso al termine delle gare vanno a mangiare qualcosa insieme. Ma così per gli altri sport o i grandi eventi. Penso ad esempio alle squadre di calcio che sono solite fare il pranzo pre partita, e il nuovo stadio che permetterà alla Maddalonese di ritornare a giocare in città potrà essere solo un'importante tassello in tal senso. Dunque, perché non possiamo cercare di trattenere le società ospiti sul nostro territorio con delle offerte ad hoc, su invito delle stesse squadre nostrane? Non dico che così si diventerà ricchi, ma quantomeno è una possibilità per far girare un po' l’economia».
Quindi la tua idea è quella di creare delle partnership tra i club e le attività di ristorazione?
«Detta in maniera semplice si. Oggi chiunque esce ed è alla ricerca di sconti di cui poter usufruire. Proviamo, insieme alle società sportive ed ai ristoratori, a creare un’offerta allettante e allo stesso tempo scontata. Senza secondi fini, se non quello della buona ospitalità».