antica cittadella
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CELLOLE – Spunta la presenza di una donna nell’udienza di convalida del fermo davanti al gip Daniela Vecchiarelli dell’84enne Angelo Gentile, il presunto autore dell’omicidio e della distruzione del cadavere del professore Pietro Caprio. “Mi trovavo in quella zona perché ho un terreno ed ho visto Pietro in auto che amoreggiava con una donna. Non so chi sia. Mi sono fatto gli affari miei e sono andato via, non l’ho ucciso io”, questa la dichiarazione.

Una versione dei fatti che però non sembra aver convinto gli inquirenti anche perché non in linea con quanto mostrano le immagini delle telecamere della zona che inquadrano i due alle ore 14 del 3 novembre su auto diverse, Gentile su una Fiat Palio e Caprio su una Dacia Duster, mentre imboccano via Pietre Bianche. 23 minuti dopo invece si nota l’auto di Gentile che esce.

Resta quindi la tesi dell’omicidio mosso da rancori per un debito. Infatti i carabinieri hanno notato numerosi movimenti di denaro contante che la vittima elargiva a residente del litorale. Nel frattempo i militari hanno sequestrato la Fiat Palio di Gentile e due fucili da caccia che l’uomo conservava in casa. Sarebbe stato uno di questi fucili l’arma utilizzata per uccidere Caprio, ma si attendono riscontri oggettivi. Nel frattempo Gentile resta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.