SVOLTA. Estorsioni per conto del clan, imputato si vede revocare misura

PIGNATARO MAGGIORE – E’ stata revocata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Fabio Papa, attualmente sotto processo, con rito abbreviato, insieme ai fratelli Ligato con l’accusa di estorsione, tentata estorsione e lesioni con l’aggravante dell’agevolare il clan Lubrano-Ligato di Pignataro Maggiore.

Il gup ha accolto infatti le istanze del legale del Papa. Gli arresti avvennero ad agosto dopo le indagini, coordinate dalla Dda, che hanno consentito di appurare le condotte estorsive del gruppo sin dal 2007 ai danni degli imprenditori del settore delle pompe funebri che, dietro azioni di intimidazione, sborsavano ben 3mila euro mensili. Addirittura un’estorsione arrivò a raggiungere la cifra di 18mila euro per ottenere la consegna di un lotto del cimitero da parte di un imprenditore di Pastorano. Per garantire e mantenere la supremazia sul territorio si passava all’aggressione come quella messa in atto nei confronti di un 56enne operaio di una ditta di traslochi contro il quale venne utilizzato spray urticante e tirapugni.