MADDALONI. Ridotto alla fame, il fratello si appropria del reddito di cittadinanza: indagano i carabinieri
MADDALONI. Ridotto alla fame, il fratello si appropria del reddito di cittadinanza: indagano i carabinieri
MADDALONI - Viveva in una cantinola di pochi metri quadrati su un divano sporco, in mezzo a rifiuti di ogni tipo, confinato lì e ridotto alla fame dal fratello, che probabilmente si appropriava anche del suo reddito di cittadinanza.
Una storia di degrado e abbandono avvenuta a Maddaloni, nel Casertano, su cui stanno effettuando accertamenti i carabinieri della locale Compagnia.
La vittima è un 65enne con problemi psichici, che viveva al pian terreno di uno stabile in cui risiedeva anche il parente più prossimo, il fratello, che approfittava - è emerso - dei suoi guai.
Dopo l'intervento dei carabinieri, il 65enne è stato affidato ai servizi sociali, condotto in una struttura di accoglienza e curato, mentre il fratello sarà probabilmente denunciato per maltrattamenti in famiglia e altri reati.
Non sono tuttavia emersi gli estremi della riduzione in schiavitù e del sequestro di persona, visto che il 65enne - hanno accertato i carabinieri - era libero di muoversi seppur non in grado di badare a sé stesso e completamente abbandonato.
Dalle prime indagini è emerso che il fratello lo nutriva in modo molto scarso, ma lo accompagnava puntualmente a riscuotere il reddito di cittadinanza e poi probabilmente se ne appropriava.
Sull'episodio è intervenuto anche il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. “Ci lascia completamente interdetti che delle persone possano trattare in un simile modo un loro familiare, che un figlio possa far prigioniero suo padre per intascarsi i suoi soldi. L’umanità sta impazzendo.”– ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli- “Tutta la faccenda dovrà essere esaminata da cima a fondo per accertare tutte le eventuali responsabilità- “Se le cose stanno così come è stato denunciato da Pino Grazioli, chi ha ridotto quell’uomo in prigionia dovrà pagare mentre per lui gli assistenti sociali dovranno provvedere a garantirgli condizioni di vita dignitose.”