Rivendevano rifiuti nobili, confermati gli arresti per tre operatori ecologici
Sono tutti casertani: l'inchiesta per peculato risale all'anno scorso

CASERTA – Confermati gli arresti domiciliari per i tre operatori ecologici casertani della Tekno Service Srl, società che gestisce i rifiuti per il Comune di Giugliano, accusati di peculato per aver sottratto rifiuti nobili come metalli ed altro vendendoli poi a terzi.
La conferma della Cassazione
A deciderlo è stata la Corte di Cassazione che ha deciso di respingere i ricorsi presentati dai legali degli imputati. Il tutto è emerso in seguito ad un’indagine del 2024 che ha portato alla luce le condotte illecite dei tre operatori.
La vicenda giudiziaria
Al centro del ricorso dei legali c’era la qualifica dei tre. In sede di Riesame, gli imputati infatti vennero riconosciuti non solo come operatori con mansioni di raccolta di rifiuti, ma anche con impiego nella gestione e nella classificazione degli stessi. Per questo gli venne affibbiata la qualifica di incaricati di pubblico servizio rendendo possibile il capo d’imputazione di peculato. La Cassazione ha ribadito questa teoria rendendo vani le ipotesi della difesa.