Frodi fiscali per oltre 20 milioni, acquisiti atti e documenti
Si torna in aula a gennaio: tra gli imputati anche militare della Guardia di Finanza
SAN PRISCO – Nuovo episodio del processo sulle frodi fiscali che vede tra gli imputati anche un militare della Guardia di Finanza. Nella scorsa seduta avvenuta al collegio della terza sezione presieduta da Giuseppe Meccariello sono stati controllati ed acquisiti atti e documenti.
Il processo
Si torna in aula a gennaio. Sotto processo sono finiti l’ex maresciallo della Finanza Luigi Cestrone, Carlo Sales, Danilo Sales, Marco Ziccardi, Alejandro Fabian Rascio, Giuseppe Dello Iacono, tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, truffa, riciclaggio e falso in bilancio. Il sistema è stato scoperto da un’articolata indagine guidata dalla Procura di Napoli che ha visto impiegati i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta e da personale dell’Agenzia delle Dogane di Napoli.
L'indagine
L’attività investigativa partiva da una verifica dell’Iva di una società di prodotti elettronici avvenuta attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche. Questo consentivano di portare alla luce un’associazione a delinquere composta da professionisti, imprenditori, consulenti e “teste di legno” che ha messo in atto una frode fiscale ai danni dello Stato attraverso fatture false ed il sistema delle “frodi carosello”. Oltre a questo si ricorreva anche al “reverse charge” ovvero un particolare metodo di applicazione dell’IVA che consente di effettuare l’inversione contabile della suddetta imposta direttamente sul destinatario della cessione del bene o della prestazione di servizio, anziché sul cedente. A tutto questo prendeva parte anche il finanziere Cestrone. Mentre i professionisti pianificavano il sistema delle operazioni inesistenti, il militare intercettava le teste di legno. Attraverso il sistema è stata messa in atto un’evasione fiscale per oltre 20 milioni di euro.