antica cittadella
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CASERTA/MADDALONI/CALVI RISORTA/VILLA LITERNO – Sono cinque i siti inquinati della Terra dei Fuochi, quasi tutti nel Casertano, per i quali la Regione Campania ha reperito risorse per quasi 70 milioni complessivi attraverso i Fondi di Sviluppo e Coesione e la cui bonifica potrebbe partire entro breve tempo: si tratta della discarica sotterranea più grande d'Europa, l'ex Pozzi Ginori di Calvi Risorta, quindi l'area di Lo Uttaro, periferia di Caserta, per la quale lo Stato italiano è stato anche condannato nel novembre scorso dalla Corte Europea dei diritti dell'Uomo (Cedu) proprio a causa della mancata bonifica; la Cava Monti a Maddaloni, a non troppa distanza da Lo Uttaro, le discariche Masseria Annunziata e Cuponi Sagliano a Villa Literno, sempre nel Casertano, e i terreni agricoli interdetti alla coltivazione perchè inquinati. 

La lettera

I siti sono stati indicati da una lettera inviata il 5 febbraio scorso dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al ministro dell'Ambiente Alberto Pichetto Fratin, al viceministro Vannia Gava e a al commissario unico per la realizzazione degli interventi per la bonifica delle discariche abusive Giuseppe Vadalà, divenuto nel frattempo da ieri anche Commissario Unico per la Terra dei Fuochi. Nella lettera, resa nota oggi nel corso della visita della Commissione Ecomafie alla Reggia di Carditello, la Regione chiede di continuare la collaborazione con il Commissario Unico per le attività di bonifica, come avvenuto in questi anni. 

I siti e i fondi

Sono i due siti abusivi di Villa Literno quelli per cui la Regione ha impegnato più risorse, 27 milioni di euro, mentre a Maddaloni per il sito di Cava Monti, la Regione ha stanziato 20 milioni di euro; tredici i milioni previsti invece per l'area ex Pozzi Ginori di Calvi Risorta, dove fu scoperta dai Carabinieri Forestali la discarica interrata più estesa d'Europa, mentre per Lo Uttaro a Caserta, dove le indagini della magistratura e il piano di caratterizzazione hanno accertato la contaminazione della falda, sono previsti 2,7 milioni. Ci sono poi i terreni agricoli compromessi per i quali la Regione prevede 6 milioni di euro per attività di scavo e caratterizzazione.