A Maddaloni dopo 35 anni si approva il PUC, Cioffi: Abbiamo maltenuto la parola data
Il consigliere di Forza Italia analizza il risultato storico dell'Ente: "E' stato possibile perché ha funzionato il gioco di squadra"
MADDALONI - Il consiglio comunale del 30 maggio 2024, avente come unico punto all’ordine del giorno l’approvazione del PUC, ha scritto una pagina nella storia della città. I protagonisti di questo atto politico potranno dire con orgoglio di essere stati presenti e di aver contribuito a dare l’avvio alla Maddaloni che sarà.
Per la prima volta, dal secondo dopoguerra, a Maddaloni è il consiglio comunale ad approvare il PUC. Tutti i precedenti, compreso l’ultimo, risalente a ben 35 anni fa, nel 1989, erano stati approvati da commissari.
Un percorso, quello conclusosi ieri, iniziato nel 2008. Il PUC è stato approvato con voto unanime di tutti i consiglieri: per le votazioni dei vari ambiti si sono allontanati i consiglieri comunali che presentavano incompatibilità. In sostanza un voto politico di approvazione unanime.
A questa pagina “storica” della politica maddalonese, ha partecipato anche il gruppo di Forza Italia rappresentato in Assise dal segretario e capogruppo Gennaro Cioffi. Quest'ultimo è intervenuto anche nel corso del dibattito con una lunga ed articolata analisi, con la quale ha sottolineato come si è giunti all'approvazione dell'importante strumento urbanistico.
L'intervento in consiglio comunale del consigliere di Forza Italia Gennaro Cioffi
Era un impegno che avevano assunto, abbiamo maltenuto la parola data. Maddaloni ha il suo Puc, merito dell’amministrazione De Filippo, della sua squadra, dei tecnici che ci hanno lavorato e, consentitemelo, dei cittadini e delle imprese che per troppo tempo hanno atteso. Il Piano urbano comunale non è una sigla, non è esercizio accademico, è strumento indispensabile per disegnare un territorio, per programmare il futuro, è elemento essenziale che assicura alle scelte amministrative e politiche trasparenza.
A Maddaloni dopo 35 anni si approva il PUC, Cioffi: Abbiamo maltenuto la parola data
Partirei dalle osservazioni, 326 che confermano una grande partecipazione, una autentica attività di ascolto ed apertura. Le osservazioni sono state accolte, quasi interamente, ed hanno contribuito a migliorare lo strumento, hanno confermato la voglia di interagire e, soprattutto, che non vi erano pacchetti ‘prendere o lasciare’ ma la concreta volta di aprirsi e programmare sentendo tutti. Un grazie, in questa direzione, al progettista Bennasconi progettista e a quanti nella Ammirazione hanno lavorato alla indispensabile attività di interazione.
Il consigliere di Forza Italia analizza il risultato storico dell'Ente: "E' stato possibile perché ha funzionato il gioco di squadra"
Siamo giunti ad un risultato storico e questo è stato possibile perché ha funzionato il gioco di squadra. Perché ha vinto la voglia di addivenire a soluzioni. Abbiamo raccolto i pareri positivi che erano necessari e le prescrizioni previste, di default e di prassi, (dall’Asl e della Sovraintendenza, del genio civile e della autorità di bacino) aiutano a migliorare il lavoro. Lo scorso anno, criticati dai professionisti del No ma sollecitati dal mondo produttivo, quello concreto, avevamo dato il via libera ad una variante in zona PUA per 600 mila metri quadrati da destinare a zona commerciale, artigianale, di logistica, ora abbiamo triplicato questa superficie che connette l’interporto e la zona Pua, ampliandola.
Lo strumento rende centrale e strategica l’area maddalonese. Se consideriamo che le zone limitrofe hanno esaurito le loro aree realizziamo che stiamo facendo qualcosa di veramente importante. Siamo l’unica zona retroportuale di Napoli che ha concreti margini di crescita. Ecco, il futuro di Maddoloni va visto nella logica di un area vasta.
Per le aree commerciali è prevista, tornando al Puc, la possibilità incrementare in maniera decisiva e strutturata gli spazi, in maniera armonica. La crescita prevede le necessarie aree verdi, parcheggi, intelligente viabilità, insomma servizi funzionali alla crescita, capiterà dappertutto e soprattutto nella zona dall’appia a Santa Maria a Vico. Questa impostazione, utile ricordarlo, sarà rafforzata dalla prossima approvazione del SIAD.
Per le strutture fatiscenti presenti sul territorio per anni abbiamo registrato ritardi, al netto dell’impegno di pochi, ed è stato previsto – per dare risposte - il trasferimento dei diritti edificatori. Una scelta che tutela i proprietari, che raccoglie istanze, che non impedisce di agire dove si erano registrate e sedimentate situazioni di stallo. Non entro nei tecnicismi ma immaginando di liberare spazi del centro, valorizzando le periferie è scelta strategica, di coraggio, di visione.
In ultimo, ed ho citato solo alcune cose ma avremo modo di approfondire, una riflessione su quelle che nel vecchio piano regolatore erano considerate fasce di rispetto. Ora sono previste fasce di arretramento, vale a dire che il terreno conserva integra la zonizzazione. Mi rendo conto che è discussione fra addetti ai lavori ma parliamo di scelte che incideranno nella vita di tutti i giorni.
Non rubo altro tempo per dettaglio, meglio lo faranno altri ed i tecnici. Io registro il dato politico, grazie a questa Amministrazione si è scritta una pagina che definirei storica. Storica perché racconta un altro modo di fare la politica, storica perché sarà ragionato il futuro della nostra comunità. Non più misure spot ma programmazione. È questa, cari colleghi, la strada.
Clicca e ascolta l'intervento del consigliere Gennaro Cioffi