TEANO – Si è svolta ieri l’arringa della difesa della famiglia Mottola di Teano nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone avvenuto ad Arce nel 2001. Alla Corte d’Assise d’Appello di Roma l’avvocato Francesco Germani ha dichiarato che non è stata dimostrata nessuna prova che la pubblica accusa dà per certa.

La posizione della difesa

Il legale si è infatti dichiarato convinto della completa innocenza dei Mottola. Questo in contrasto con la requisitoria presentata nella scorsa udienza dal procuratore generale Francesco Piantoni con la collega Deborah Landolfi che avevano richieste le condanne a 24 anni per l’ex maresciallo Franco Mottola e 22 anni per sua moglie e suo figlio Marco. Adesso si attende solo la sentenza che verrà pronunciata il 12 luglio.

L'intervento del legale

"Stiamo andando appresso all'imputato, invece la procura deve andare appresso alla verità. Ci sono impronte non riconducibili agli imputati e in 23 anni non sono stati trovati proprietari di quelle impronte. E questo per un errore metodologico…Quali sono i riscontri interni ed esterni" trovati?, si chiede il penalista.