Doccia fredda per il Comune, il Tar chiude l'isola ecologica
Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di un cittadino e ordina lo stop alla struttura di Casertavecchia
CASERTA – Doccia fredda per il Comune. Chiusa l’isola ecologica di Casertavecchia. Questo è quanto stabilito dal Tar della Campania che ha deciso di accogliere il ricorso presentato da un cittadino, proprietario di un terreno confinante, ed ha annullato la delibera e tutti i provvedimenti successivi, compresa la realizzazione, riguardanti la struttura.
I motivi del ricorso
Nello specifico questo cittadino oltre ad opporsi alla delibera di giunta del 2017, ha avversato anche il parere della Soprintendenza per due motivi: sia perché l’isola ecologica ostruiva l’accesso del suo terreno e sia perché la costruzione violava le norme sugli usi civici.
Le ragioni del Tar
Proprio questo è il punto battuto dal Tar secondo cui l’isola ecologica è stata realizzata senza l’autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole e mettendo in atto un cambio di destinazione irregolare.
"Una iniziativa pure buona, per provare a far crescere la raccolta differenziata in città, naufragata nell'incompetenza bacchettata dal Tar Campania – ha dichiarato il consigliere di Fdi Pasquale Napoletano - Un'isola ecologica a Casertavecchia programmata e realizzata senza il rispetto di leggi ed usi considerati dal Tar vigenti e da non trascurare. Il Comune condannato al pagamento delle spese a favore del cittadino ricorrente. Ora, non si sa cosa accadrà. Una delibera di giunta firmata da un dirigente e da un assessore e avallata dai suoi colleghi che viene cancellata. Il delirio degli onnipotenti che si trasforma nella debacle degli incompetenti”