antica cittadella
antica cittadella
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

MADDALONI – Adolescente con spettro autistico bullizzato dai compagni di classe. E' questo l'episodio che avvenne qualche tempo fa a Maddaloni.

La denuncia raccolta dall'associazione Abc

Il fatto è stato ripreso dall’associazione maddalonese “Abc”, guidata da Giuseppe Morgillo. I soci erano in piazza a raccogliere le firme per l’abrogazione della legge contro l’autonomia differenziata, quando una donna si è avvicinata al banchetto per denunciare una situazione assurda.

La signora inoltre ha affermato che per aver denunciato l’accaduto era stata isolata dal gruppo delle mamme. Quasi come se denunciare rappresentasse una colpa. “La concittadina, per aver denunciato i fatti, è incorsa in un isolamento sociale – si legge sulla pagina dell’associazione - Ha pensato di rivolgersi alle Istituzioni inviando una richiesta al Sindaco, via pec, all’ Assessore alla Pubblica Istruzione e all’Assessore al Terzo Settore, chiedendo di essere ricevuta per un supporto istituzionale, purtroppo senza ricevere risposta”. 

L'incontro con l'assessore

L’ Associazione in data 12 Settembre 2024, rappresentata da Elvira Cardillo e Giuseppe Morgillo, con l’occasione di discutere di altre tematiche, si adoperava a fornire copia della pec all’Assessore Santangelo e, nei giorni successivi, all’Assessore alla Cultura Caterina Ventrone, quest'ultima non contattata dalla madre del ragazzino, ma scelta dall’associazione come ulteriore supporto. L’assessore alla Pubblica Istruzione Santangelo ha già fatto sapere che lunedì mattina incontrerà i genitori del ragazzo.

L’impegno dell’associazione Abc però non si limita a questo: “Ma la nostra è stata anche un’ azione basata sulla proposta, infatti abbiamo chiesto di: istituire un tavolo di lavoro e creare una collaborazione tra le associazione sul territorio, il Comune, l’ASL locale, la Polizia di Stato e le Istituzioni scolastiche per dedicare al tema del bullismo e cyberbullismo una serie di giornate con interventi a sostegno degli studenti, di informazione e di formazione per i genitori e gli addetti ai lavori; uno sportello dello psicologo e una serie di filmati, mostre e concorsi dedicati al tema. L’obiettivo comune è quello di prevenire altri episodi come questo. Non sappiamo l’esito che avrà in futuro questa causa, ma qualunque esso sia, una cosa è certa: questa famiglia non rimarrà sola. Noi ci saremo sempre per quel che possiamo fare”.

La precisazione

"Precisiamo che Il nostro non è un attacco verso nessuno, abbiamo grande rispetto verso le istituzioni, ma proviamo a dare voce a chi non ce l'ha. Per questo abbiamo deciso di rendere pubblico il disagio vissuto dalla signora.
Non è nostro costume strumentalizzare episodi con potenziali ricadute sociali.
L'intento è di sensibilizzare le istituzioni per offrire un supporto a chi fatica a far sentire la sua voce".