antica cittadella
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SAN FELICE A CANCELLO/VALLE DI SUESSOLA - Associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l'aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare il clan Pagnozzi, operante nel Sannio. Sono i reati su cui si sono concentrate le indagini della Direzione distrettuale Antimafia e che hanno portato, questa mattina, all'esecuzione di 14 misure di custodia cautelare in carcere.

I provvedimenti, emessi dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura, sono stati eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Benevento, nella provincia sannita, ad Avellino, Caserta e Catanzaro. Le indagini, avviate nel 2018, avevano consentito di accertare l'operatività del sodalizio criminale nella Valle Caudina e nella Valle di Suessola e individuarne i referenti di ciascuna area territoriale di influenza, nei comuni di Montesarchio, Moiano, Airola, Sant'Agata de Goti, San Martino Valle Caudina (Avellino) e San Felice a Cancello (Caserta).

L'inchiesta ha consentito anche di documentare un tentativo di condizionamento delle elezioni amministrative del Comune di Moiano svoltesi il 26 maggio 2019, mediante la presentazione di una lista elettorale e il compimento di atti intimidatori nei confronti di soggetti riferibili allo schieramento politico contrapposto, risultato comunque vincente. Accertata la disponibilità, da parte del clan Pagnozzi, di armi utilizzate per compiere richieste estorsive ai danni di imprenditori edili della provincia di Benevento, alcune delle quali anche mediante incendi e danneggiamenti.

Contestualmente, è stata documentata la gestione di piazze di spaccio di cocaina, hashish e marijuana (approvvigionate nell'hinterland napoletano) in vari comuni delle province di Benevento e Avellino, attraverso una precisa ripartizione di ruoli tra i sodali.