SAN NICOLA LA STRADA - La mattina del 6 agosto 1945 una fortezza volante statunitense modello B-29, battezzata “ Enola Gay “, sganciò una bomba atomica, denominata dagli stessi aviatori Little Boy , sulla cittadina giapponese di Hiroshima. Dopo tre giorni toccò a Nagasaky, entrambe importanti obiettivi militari e industriali. A Hiroshima morirono immediatamente oltre 60.000 persone, ma altrettanti ne perirono nei mesi successivi. E all’incirca lo stesso anche nell’altra sfortunata città. Nel giro di alcuni chilometri dall’epicentro dell’esplosione non vi era più vita ! Tutto fu distrutto dall’immenso calore e dalla spaventosa onda d’urto. Alcuni alberi però, nei mesi successivi, nonostante l’elevato livello di radioattività, iniziarono miracolosamente, dalle radici ancora vive, ad emettere nuovi timidi germogli. Tra questi, 6 piante di Ginkgo biloba. Da allora tutte le piante sopravvissute furono chiamate Hibakujumoku, alberi bombardati. E costituiscono per i Giapponesi il simbolo della speranza della rinascita. 

Una specie antichissima

Il Ginkgo biloba, dalla classica foglia a forma di flabello a due lobi, è una specie antichissima, apparsa sulla Terra oltre 250 milioni di anni fa. Nonostante sia ormai coltivato e facilmente reperibile, è sempre una pianta  “relitta“, che viene dal lontanissimo passato e che porta con sé il racconto di 250 milioni di anni di storia della Terra. E’ riuscita a sopravvivere una seconda volta, alla follia dell’uomo. 

L'iniziativa

Nel territorio di San Nicola la Strada, in un angolo dimenticato dell’area del Campo Sportivo, vi è un singolo esemplare di Ginkgo biloba, relativamente giovane. Grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Comunale, dei volontari del Gruppo Comunale della Protezione Civile e dal WWF Caserta è stato da loro adottato, liberato dai rovi e ripulito dalla plastica, per renderlo fruibile ai cittadini, facendolo “risorgere “ per la terza volta. Anche per noi, in questo momento in cui la follia della guerra e della violenza umana continua a mietere vittime innocenti, vorremmo che il nostro Ginkgo diventasse “l’albero della speranza“. Poiché è ben visibile da chi percorre via Quasimodo, angolo via Montale, all’interno del perimetro del Campo Sportivo, speriamo che i cittadini possano fermarsi ad ammirarlo sia in primavera, vestito del suo bellissimo abito verde opaco, che in autunno, nel suo elegante manto dorato : ci auguriamo che il “ nostro “ Ginkgo rappresenti un momento di riflessione e di speranza per un futuro di armonia, sia tra gli uomini che con la Natura.