OMICIDIO A CELLOLE. Professore ucciso e dato alle fiamme, disposte perizie sull'auto e sulle armi dell'anziano
CELLOLE - Professore ucciso e dato alle fiamme, proseguono senza sosta le indagini per scoprire l’autore dell’atroce delitto di Cellole dello scorso 4 novembre in cui ha perso la vita Pietro Caprio, 58enne docente di Educazione Fisica in servizio presso un Istituto di Minturno.
Intanto, nelle ultime ore la Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha disposto una perizia come "accertamento tecnico irripetibile" su quello che resta della Dacia Duster, ossia l'auto nella quale è stato ritrovato il cadavere carbonizzato del professore Caprio.
Ricordiamo che per la morte del docente cellolese, nei giorni scorsi fu arrestato Angelo Gentile, 82 anni che è accusato di omicidio con l'aggravante della crudeltà e distruzione di cadavere.
L'anziano uomo, per il quale il Gip recentemente ha convalidato l’arresto, passando dal carcere agli arresti domiciliari per questioni legate a motivi di salute, è difeso dall'avvocato Gabriele Gallo.
Insomma, al momento il giallo sulla morte del professore Caprio s'infittisce. Il docente, persona conosciuta, perbene e stimato dall'intera Comunità cellolese, oltre ad insegnare nella vicina Minturno, era anche fondatore di una cooperativa che si occupa di fornire personale di salvataggio a stabilimenti balneari e strutture del Litorale Domizio.
Infine, sempre nella giornata di ieri, i familiari del professore Caprio, hanno nominato un avvocato di fiducia nella persona di Gianluca Di Matteo per essere assistiti come parte civile in questa fase delicata delle indagini.