Piazza di spaccio sgominata, parla il pusher: minorenni usati per vendere la droga
Le parole di uno dei fondatori: ecco come avveniva la distribuzione
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Emergono ulteriori dettagli sui metodi e le caratteristiche della piazza di spaccio sgominata dai carabinieri a Santa Maria Capua Vetere.
Le informazioni rivelate
Le notizie in questo senso arrivano direttamente da Salvatore Merola, uno dei pusher arrestati. Nello specifico, tra le varie informazioni rivelate c’è l’utilizzo di minorenni per la vendita della droga e la varia disponibilità di armi per rispondere alle iniziative di gruppi rivali. Il 29enne Merola, chiamato nel suo gruppo con il soprannome di “Cap e bomb” ha affermato davanti agli inquirenti di aver avviato la sua attività di spaccio insieme a Cristian D’Ambrosio e Luigi Martucci, attualmente in carcere. Oltre a loro c’era anche Alessandro Viviani, ai domiciliari. Lo stupefacente veniva acquistato tra le province di Napoli e Caserta, suddivisa in dosi nell’abitazione di Merola e poi venduta.
Il blitz
Nel blitz che portò all’arresto di Merola i carabinieri rinvennero nella sua abitazione cocaina ed un libro mastro con nomi e cifre.