Marijuana coltivata nel pescheto, convalidato l'arresto dei quattro agricoltori
Due di loro sono tornati in libertà, i 42 chili sequestrati avrebbero fruttato 120mila euro
SESSA AURUNCA – E’ stato convalidato l’arresto dei quattro agricoltori scoperti a coltivare piante di marijuana all’interno di un pescheto in agro di Sessa Aurunca.
Il provvedimento
Ieri sono comparsi davanti al gip il 51enne Giuseppe Simioli, i figli Antonio e Francesco di 23 e 20 anni ed il nipote Giacomo Di Maio, tutti di Marano di Napoli. Dopo l’interrogatorio di garanzia, è stato disposto l’arresto ai domiciliari per Giuseppe Simioli e il nipote Giacomo Di Maio, mentre i due figli sono stati liberati.
I militari, dopo aver percorso a bordo della gazzella, con non poche difficoltà il tratto di strada interpoderale che conduce ad un deposito ben nascosto dalla fitta vegetazione, hanno sorpreso gli agricoltori mentre, in un’improvvisata piantagione di cannabis indica, stavano essiccando numerosissimi arbusti e confezionando in buste in plastica, infiorescenze di cannabis indica già pronta per essere ceduta.
I quattro, padre, due figli e un nipote, di cui tre vecchie conoscenze dei militari, con precedenti per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sono stati subito bloccati ed arrestati.
Blitz dei carabinieri nelle campagne: sequestrati 41 chili di droga che avrebbero fruttato oltre 120mila euro
Nel corso della perquisizione personale, estesa anche al vicino deposito, artigianalmente costruito sul terreno sul quale avrebbero dovuto coltivare solo pesche, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 41 Kg. di marijuana essiccata pronta per essere confezionata, 1 Kg. di infiorescenze di canapa indiana, già imbustate in sacchetti di cellophane, materiale vario per il confezionamento dello stupefacente, quattro smartphone e la somma in contanti pari a 550,00 euro.
La marijuana sequestrata, qualora avesse raggiunto i centri di smistamento e vendita, avrebbe fruttato oltre 120.000 euro di profitti illeciti.