LA PROTESTA. Insegnanti precari tagliati fuori dalle Gps, solo 50 chiamati contro una media di 400
CASERTA – Sconcerto, preoccupazione e rabbia. Sono queste le sensazioni degli insegnanti della provincia di Caserta dopo le prime nomine da Gps per le scuole primarie e le secondarie di primo grado. Ciò che sta alimentando una vera e propria protesta è il fatto che moltissimi docenti con anni di esperienza e con un punteggio molto alto rischiano di rimanere senza assegnazione e quindi senza lavoro.
Le Gps, graduatorie in cui rientrano docenti abilitati e non e a cui le scuole pubbliche attingono per coprire posti vacanti, ogni anno nel casertano richiamava circa 400. Quest’anno invece ne sono stati chiamati solo una cinquantina. Questo è dovuto all’aumento delle istanze di assegnazione provvisoria per avvicinamento al coniuge o al familiare. In generale però i precari sono stati scavalcati dai nuovi immessi in ruolo.
A preoccupare è soprattutto la situazione riguardo al sostegno che solo nelle scuole superiori hanno registrato la cancellazione di circa 300 cattedre, forse perché assorbite da assegnazioni provvisorie provenienti di altre province.
I precari non ci stanno e, supportati dai sindacati, annunciano la protesta ed azioni contro l’At di Caserta. Già ieri mattina infatti si è registrata una prima manifestazione alla sede dell'Usp - l'Ufficio scolastico provinciale - nell'ex Saint Gobain.