Cartella clinica manomessa dopo la morte di Francesca, infermiere ascoltate in aula
Una delle sanitarie si è lasciata andare ad un pianto, audito anche un ginecologo

GRICIGNANO D’AVERSA/CASTEL VOLTURNO – Si è svolta presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo per la presunta manomissione della cartella clinica della 29enne Francesca Oliva di Gricignano d’Aversa, deceduta alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, insieme a due dei suoi tre gemelli.
Infermiere in aula
In aula sono state ascoltate alcune infermiere della clinica. Il pm Cozzolino ha contestato loro alcune intercettazioni dalle quali sono emerse le paure di ripercussioni sul lavoro per le loro testimonianze al processo. Una di loro si è lasciata andare anche ad un pianto in aula. Nella stessa udienza è stato ascoltato anche il ginecologo Stefano Addeo che ha confermato la mancata somministrazione dell’antibiotico Unasyn come invece veniva riportato nella cartella clinica manomessa.
Gli imputati
Gli imputati in questo processo sono il patron della clinica Vincenzo Schiavone, i medici Stefano Palmieri, Giuseppe Delle Donne e Gabriele Vallefuoco.
La vicenda tragica
La vicenda risale al 2014. Gli imputati sono accusati di aver manomesso la cartella clinica di Francesca OIiva dopo il decesso di quest’ultima avvenuto il 24 maggio. Dalla cartella clinica infatti sarebbero state cancellate le parole “malessere generale” e la prescrizione del farmaco Unasyn, poi reinserito dopo la morte e retrodatato al giorno del ricovero. Avvrebbero poi aggiunto alcune note al documento di ricovero sempre dopo il decesso come: gravidanza indotta con Fivet paziente sottoposta a cerchiaggio, esibisce esami che evidenziano leucocitosi, neutrofilia praticato in ecografia".