Detenuti sulle mura del carcere per protesta: uno cade nel vuoto
La denuncia del sindacato Sappe: chiesti provvedimenti immediati
SANTA MARIA CAPUA VETERE - Dopo la singolare protesta di ieri nella Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, quando tre detenuti hanno posto in essere una manifestazione di protesta salendo sulle mura dei passeggi del Reparto Danubio “Francesco Uccella”, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sollecita provvedimenti per l’intero sistema dell’esecuzione della pena.
L'episodio
Vincenzo Berrini, segretario SAPPE, informa infatti che “nella giornata di sabato, tre detenuti si sono arrampicati salendo sulle mura passeggi del reparto Danubio del carcere. Uno, in realtà, è caduto ed è subito sceso mentre gli altri due vi sono rimasti per qualche ora. Il personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto evitando ulteriori conseguenze e, dopo una paziente opera di persuasione, ottimamente coordinati da Comandante e vice Comandante presenti sul posto, i due detenuti sono scesi e ricondotti in cella”. Il sindacalista evidenzia “la grande professionalità e le capacità operative dimostrate dal Personale in servizio di Polizia Penitenziaria che hanno gestito al meglio i momenti di grande tensione vissuti, nonostante la cronica carenza di personale”.
Il Sappe chiede provvedimenti
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ormai, ogni giorno registriamo eventi critici in quasi tutti i penitenziari della Campania e della Nazione, tanto da non fare quasi più notizia nell’opinione pubblica. Ed invece è seria le preoccupazione da parte del personale di Polizia Penitenziaria: se non si trovano rapide soluzioni all’andamento della violenza che sta caratterizzando questo periodo storico e che non trova eguali negli ultimi 20 anni, finirà che a dover garantire la sicurezza e legalità all’interno degli Istituti Penitenziaria dovrà essere chiamato l’Esercito e ciò per la semplice conseguenza dell’alto numero di feriti che si registrano tra il personale del Corpo di polizia penitenziaria”.
“Non lasciate soli le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria: il tracollo del sistema è dietro l’angolo”, conclude Capece: ““servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.