MONDRAGONE – C’è la decisione della Corte di Cassazione sul ricorso presentato dai legali del boss di Mondragone Augusto La Torre contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Venezia in merito alla sua richiesta di permesso premio.

La vicenda

La Suprema Corte ha respinto il ricorso confermando il diniego del permesso premio. Il tribunale veneziano aveva accolto l’impugnazione del procuratore generale contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Padova che aveva accordato il permesso premio al La Torre. Per l’organo padovano, l’ex capoclan è considerato un collaborante in quanto ha rilasciato dichiarazioni importanti per 24 dei 40 procedimenti penali.

Per la Suprema Corte La Torre è pericoloso

Per il tribunale di sorveglianza di Venezia La Torre non può essere ritenuto soggetto collaborante e quindi meritevole di permesso premio. A confermare questo è arrivata anche la Cassazione che ha sottolineato la pericolosità sociale di La Torre.