antica cittadella
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MADDALONI – In data 22 ottobre alle ore 22:40 circa i carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni procedevano al fermo di un 35enne resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia, anche in stato di ubriachezza, lesioni personali aggravate, estorsione, sequestro di persona e sottrazione di persone incapaci nei confronti della moglie e del figlio di anni 9.

Le indagini partivano a seguito di intervento di personale della Stazione Carabinieri di Maddaloni presso una villa disabitata, ubicata alla via Libertà, ove la parte offesa riferiva che nel recarsi a lavoro a bordo di un’autovettura in compagnia del collega ed il proprio figlio minore, veniva bloccata dal marito il quale si trovava alla guida di un’altra vettura. Lo stesso la costringeva a salire sul suo veicolo, insieme al figlio minore, e la conduceva nella villetta disabitata dove con uno schiaffo ed un calcio la costringeva ad entrare in una stanza ubicata nel garage, rinchiudendola e minacciandola di morte al suo ritorno.

L’uomo si allontanava con il bambino che poi grazie all’intervento di terzi veniva restituito alla madre che nel frattempo era riuscita a liberarsi e a contattare il 112.

Condotta al comando la donna riferiva tutti gli episodi di violenza che era costretta a subire dall’uomo, nonché alle minacce estorsive per ottenere denaro con il quale acquistare droga. Madre e figlio venivano quindi accompagnate in una struttura antiviolenza.

L’uomo veniva ritrovato a casa della sorella dove aveva tentato di sfuggire alla cattura nascondendosi sotto il letto. Bloccato veniva prima condotto in caserma e poi al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Nella giornata di ieri il Gip convalidava il fermo dell’uomo che rimaneva quindi nel carcere sammaritano.