SAN FELICE A CANCELLO – La preside coraggio di Caivano, ex candidata a sindaco e consigliere comunale di San Felice a Cancello Eugenia Carfora ha in queste ore diffuso una lettera ai cittadini ad un anno esatto dall’insediamento dell’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Emilio Nuzzo

Il coraggio di fare opposizione

Si tratta di una lettera in cui la Carfora esalta il coraggio dell’opposizione che, anche se non è riuscita a riscuotere successi memorabili, fa il suo lavoro quotidianamente sempre attenta e impavida nel portare le proprie ragioni: 

“Carissimi Cittadini, - esordisce la Carfora - il primo anno di insediamento della nuova Amministrazione è superato. Molti si chiederanno che fine ha fatto quel fervore, quell'entusiasmo di parte e non di parte? Quel fervore e quell'entusiasmo è super vivo nel mio ruolo di consigliere di opposizione e, ogni giorno, cerco di fare la mia parte in modo silente e rispettoso di quanti sognavano altro. Non è facile far emergere le proprie idee e la propria visione e questo certamente non può chiamarsi insuccesso. Ricordo a tutti che il vero insuccesso arriva solo quando non si ha il coraggio di continuare e ricordo anche che il successo è da considerarsi sempre e solo temporale. Personalmente sono una tifosa del sogno e, attraverso esso, cerco di imprimere con sottigliezza l'attenzione verso le cose giuste e corrette. Sono sul pezzo, ascolto, vedo (e anche oltre) e non mi avventuro nelle cose, non mi faccio coinvolgere da chi si lamenta e non ha il coraggio di esporsi fino in fondo. Non esporsi è un modo per offendere due volte: sé stessi ed anche chi sta cercando comunque di fare. Il fare degli altri non si deve fermare. Il controllo, la vigilanza e l'essere sempre pronti ad osservare fa bene a chi oggi amministra ma anche all'opposizione stessa. L'opposizione non deve sentirsi infelice, deve semplicemente essere orgogliosa di fare opposizione prendendosi cura degli spazi bui per innescare processi virtuosi”.

L'antenna di Talanico

Ovviamente però la preside non omette le varie problematiche del territorio, affrontando le questioni più calde come quella dell’antenna in zona Talanico: “Sicuramente non si contano le problematiche del territorio ma deve essere altrettanto chiaro che la scrivente non fa finta di niente... Da Talanico a Polvica si ravvisano tanti fuocherelli, ma poi, nel mentre si entra nei meandri, come per magia, si spengono. Cosa dovrebbe, quindi, fare l'opposizione?

Studiare, specie quando gli altri fanno di tutto per tergiversare e annientare le osservazioni e resistere utilizzando il coraggio per andare più dentro, giusto ad aspettare giorni buoni. Ogni azione ha bisogno del suo tempo per determinare lo spazio alle nuove visioni e alle diverse modalità per la risoluzione dei problemi.

Nelle ultime ore, la prossima installazione dell'antenna a Talanico, per molti che aspettano solo la solita magia senza esporsi, pare essere diventata la problematica di discussione di turno. lo ci sono e non disprezzo le evoluzioni tecnologiche, ma rimango guardinga, diffidente verso chi "quell'antenna" la vuole installare presso luoghi acquisiti e poi abbandonati senza creare quel dialogo importante e proficuo con la popolazione.

Carissimi, non scherziamo con la salute, specie quando trattasi di propagazione di onde elettromagnetiche e la loro potenziale influenza negativa sulla salute. Auspico una campagna informativa capillare sull'intero territorio circa i rischi e i benefici e il coinvolgimento di apposite figure professionali per l'avvio di uno studio scientifico circa l'impatto sulla salute dei cittadini. In conclusione, sperare di istituire un team di esperti per l'individuazione di criteri di localizzazione di infrastrutture ed impianti tecnologici a servizio della rete di telefonia mobile (non nei pressi di un campo sportivo) conviene a tutti”.