antica cittadella
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La sentenza per un cittadino di Falciano
La sentenza per un cittadino di Falciano

FALCIANO DEL MASSICO - La quinta sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, presieduta dal giudice Paolo Severini, ha recentemente emesso una sentenza in merito al ricorso presentato da un cittadino di Falciano del Massico contro il decreto della Prefettura di Caserta, che vietava la detenzione di armi, munizioni e materiale esplodente.

La perdita del requisito di affidabilità

Il provvedimento contestato si basa sull'asserita perdita del requisito di affidabilità del ricorrente per l'uso responsabile delle armi, a causa di una serie di denunce formulate dal fratello, originate da conflitti familiari legati a questioni ereditarie e dalla contestata demolizione di opere abusive realizzate su proprietà comune.

Nel suo ricorso, il cittadino lamenta che la presenza di procedimenti penali risultanti dalle denunce del fratello, sebbene inseriti in un contesto di accesa conflittualità familiare, non possa costituire di per sé motivo sufficiente per ritenere che vi sia un rischio potenziale di abuso nell'uso delle armi. 

La decisione del TAR

Tuttavia, i magistrati del TAR hanno evidenziato che le controquerele presentate dal ricorrente evidenziano una situazione di elevata litigiosità all'interno della famiglia, concernente questioni patrimoniali ancora irrisolte.

In tal senso, i giudici hanno ritenuto giustificato il giudizio prognostico di non piena affidabilità del ricorrente nel corretto uso delle armi, che ha costituito la base del provvedimento contestato. In particolare, la decisione è stata motivata dall'esigenza di prevenire il rischio di confronti armati in un contesto già caratterizzato da tensioni e conflitti, sottolineando così l'importanza della sicurezza pubblica.

Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato infondato, confermando la legittimità del divieto imposto dalla Prefettura di Caserta. La sentenza del TAR evidenzia un approccio rigoroso nel valutare la preservazione dell'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, specialmente in situazioni in cui le dinamiche familiari possono comportare potenziali rischi di conflitto armato.