antica cittadella
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CASERTA - Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, FlixBus rafforza i collegamenti con Caserta e la Campania, per agevolare il ritorno in famiglia – e il successivo rientro nella città di domicilio – di chi studia o lavora fuori regione.

Questo incremento interesserà soprattutto le rotte attive fra la Campania e le grandi città del centro e nord Italia, e avrà inizio in questi giorni.

In tutto, sono 24 le destinazioni collegate da FlixBus sull’intero territorio campano: di queste, 10 (il 41% del totale) contano meno di 20.000 abitanti.

Per Caserta partiranno, settimanalmente, fino a 26 corse dirette da Firenze, fino a 24 da Roma e oltre 10 da Bologna, Milano e Venezia. Anche chi lavora o studia in città universitarie come Pama, Modena e Verona potrà fare ritorno a casa senza bisogno di cambiare, in alcuni casi anche in notturna imbarcandosi la sera e arrivando in città la mattina.

La maggior parte delle corse arriveranno sia in città, alla fermata di Viale Ellittico presso la Stazione FS, sia lungo la Via Appia, all’interno del comune di Casagiove.

I «viaggiatori del cuore» che tornano a casa: un’indagine fa luce su un nuovo tipo di passeggero

Secondo lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, commissionato da FlixBus alla società di ricerche Squadrati nel 2023, nel post-pandemia 1 persona su 4 viaggia per motivi di affetto, attribuendo un'importanza fondamentale alla famiglia e alle amicizie. Lo studio classifica questa categoria come «viaggiatori del cuore», analizzandone il profilo e le abitudini. ù

Tra le considerazioni che emergono da questa analisi, una riguarda la tendenza, fra molte delle persone appartenenti a questa categoria (il 26% del totale), a prediligere il periodo natalizio per mettersi in viaggio.

L’importanza degli affetti è sempre più centrale all’indomani del periodo pandemico: per gran parte delle persone, infatti, oggi viaggiare significa «ritrovare il proprio benessere» (come dichiarato dal 47% del campione intervistato, contro il 36% del pre-pandemia) e «stare con le persone a cui si vuole bene» (come dichiarato dal 34% del campione, contro il 23% del pre-pandemia).