antica cittadella
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CASAPULLA – «Nella giornata di oggi, si è tenuta la prova scritta per il concorso pubblico per l’assunzione di un agente di Polizia locale presso il comando dei vigili urbani di Casapulla. Non abbiamo mai avuto nulla in contrario ad un’iniziativa del genere, anche se restiamo alquanto perplessi per alcune decisioni prese dalla maggioranza, così come manifestato apertamente durante il consiglio comunale. 

La posizione della minoranza

Innanzitutto, come accade da anni in tutti i Comuni, si poteva tranquillamente attingere da graduatorie di altri concorsi, evitando un esborso economico notevole per le casse municipali».  Queste le parole dei consiglieri comunali del gruppo ‘Per Casapulla’ Anna Di Nardo, Mariacristina di Gennaro, Michele Sarogni e Francesco Trepiccione.

Le critiche

«L’assessore al ramo Domenico Carrillo ci aveva risposto che negli ultimi anni sono cambiate tante normative e quindi c’è la necessità di assumere personale aggiornato. Per il Comune, dunque, è importante affidarsi ad una persona fresca di studi fatti proprio in preparazione di un nuovo concorso. Queste affermazioni, però, vanno in netto contrasto con la decisione della maggioranza di eliminare la prova preselettiva, annunciata dallo stesso Carrillo sempre durante l’Assise. Questa verifica, prevista ormai in tutti i concorsi con un numero alto di aspiranti (a Casapulla ne sono oltre 130), consente una selezione naturale, favorendo l’accesso alla fase finale solo ai candidati più preparati. Nel nostro Comune, dove si cerca personale più aggiornato e meritevole, viene cancellata dal concorso. Dall’altra parte, leggendo l’elenco degli aspiranti vigili, con grande dispiacere, abbiamo letto nomi di parenti, anche molto stretti, di rappresentanti della maggioranza. Ovviamente, nulla vieta a queste persone di partecipare ad un concorso indetto da un Comune, ma sicuramente è alquanto inopportuno farlo in un Ente dove un parente diretto ricopre il ruolo di assessore o consigliere».