L'assessore Natale in visita a casa Lorena, rifugio e centro antiviolenza delle donne
Donate delle calze ai bambini, l'assessore: "Mi porterò dentro questo momento a lungo"
CASAL DI PRINCIPE – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’assessore alle pari opportunità del Comune di Casal di Principe Martina Natale.
“Sono ritornata a casa Lorena, casa rifugio e centro antiviolenza delle donne. 𝙌𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙧 𝙫𝙞𝙨𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙣𝙤𝙫𝙚 𝙛𝙖𝙣𝙩𝙖𝙨𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙞 𝙖𝙘𝙪𝙞 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙧 𝙙𝙤𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙪𝙣 𝙨𝙤𝙧𝙧𝙞𝙨𝙤 𝙚𝙙 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙥𝙚𝙧𝙖𝙣𝙯𝙖 “𝙁𝙄𝙉𝘼𝙇𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙎𝙄 𝙍𝙄𝙏𝙊𝙍𝙉𝘼 𝘼𝘿 𝙀𝙎𝙎𝙀𝙍𝙀 𝙁𝙀𝙇𝙄𝘾𝙄” Si è concluso con questa frase spontanea e disarmante il mio incontro, pronunciata dal figlio di una delle donne che in questa struttura ha trovato ricovero per fuggire alle percosse del marito.
Non riesco a descrivere l'emozione degli abbracci, delle urla gioiose e delle lacrime che ieri mi hanno accolta e penso che mi porterò dentro questo momento a lungo.
L'esperienza personale
So bene cosa voglia dire crescere difendendosi dalla persona che invece dovrebbe solo amarti e prendersi cura di te.
𝙎𝙤𝙣𝙤𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙪𝙩𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙢𝙞𝙖 𝙢𝙖𝙢𝙢𝙖 𝙚𝙘𝙤𝙣 𝙢𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙣𝙣𝙤
che è stato per me tutto e sono consapevole del significato di ogni singolo gesto.
𝙄𝙣 𝙡𝙤𝙧𝙤 𝙝𝙤 𝙧𝙞𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤 𝙡𝙖 𝙈𝙀 𝙗𝙖𝙢𝙗𝙞𝙣𝙖 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤 𝙛𝙖 𝙚 𝙞𝙣 𝙘𝙪𝙤𝙧 𝙢𝙞𝙤 𝙝𝙤 𝙖𝙪𝙜𝙪𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙙 𝙤𝙜𝙣𝙪𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙡𝙤𝙧𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙚𝙧𝙚 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙖𝙩𝙧𝙖𝙨𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙡𝙤𝙧𝙤 𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙪𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖 𝙙𝙖 𝙘𝙪𝙞 𝙧𝙞𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤.
Questi bambini, dopo tanta sofferenza meritano di avere serenità.
Non devono sentirsi diversi perché hanno avuto un padre violento, assente o che non sia stato d’esempio.
Devono anzi avere 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙤𝙥𝙥𝙤𝙧𝙩𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧 𝙧𝙚𝙖𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡𝙤𝙧𝙤 𝙨𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙚𝙨𝙥𝙞𝙚𝙜𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙖𝙡𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙧𝙞𝙨𝙘𝙖𝙩𝙩𝙤.
Possono diventare quel che vogliono.
Con la consapevolezza e la sicurezza che la parte sana della società farà sempre il tifo per loro.
I ringraziamenti
Voglio ringraziare vivamente il 𝙫𝙞𝙘𝙚𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙖𝙜𝙜𝙞𝙪𝙣𝙩𝙤 𝙈𝙞𝙘𝙝𝙚𝙡𝙚 𝙋𝙤𝙩𝙖, 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙞𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝘾𝙖𝙨𝙖𝙡 𝙙𝙞 𝙋𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙚, 𝙡'𝙞𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙋𝙚𝙩𝙧𝙞𝙡𝙡𝙤 𝙚𝙙 𝙞𝙡 𝙢𝙖𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙖𝙡𝙡𝙤 𝙂𝙖𝙚𝙩𝙖𝙣𝙤 𝙈𝙖𝙯𝙯𝙪𝙤𝙘𝙘𝙤𝙡𝙤 della stazione dei carabinieri per avermi accompagnata in questo atto simbolico che rappresenta la vicinanza delle istituzioni particolarmente sensibili al destino di questi minori cui è stata sottratta la gioia della famiglia.
Sempre dalla parte dei più fragili affinché nessuno venga lasciato indietro”